top of page

Search Results

135 items found for ""

  • LUGANO- MONTHEY 133-05

    La cronaca del match di LNB tra Lugano e Monthey è tutta nel risultato, 133 a 05 il finale. Non c’è partita e poco da raccontare quando il divario è così ampio e a metà tempo il tabellone dice già che Lugano è oltre i sessanta punti. Partono forte i bianconeri e dopo venti minuti hanno già ottenuto il bonus offensivo e messo di fatto fine al match. Poi una lunga agonia per gli avversari che finiscono il match in inferiorità numerica causa infortuni. Che dire, il rugby è anche questo, il rispetto nel nostro sport passa anche per giocare fino alla fine e segnare il massimo possibile. Apprezzabile lo sforzo degli avversari di rimanere in partita e segnare anche una meta in una, ormai distratta, difesa luganese. Buona tra i bianconeri la prova del giovane Gianella prodotto del vivaio del club che inserito da quest’anno nei seniores sta facendo davvero bene. Ancora sugli scudi il neo arrivato, il francese Corentin Legras, elegante nel suo modo di giocare, autore di ben sei mete, poi spazio all’intera panchina. Ennesimo record battuto dal club luganese che non ferma la sua crescita: la mattina i bambini con le loro famiglie riempiono il campo per una sessione di allenamento e gioco; prima del match del team 1, la seconda squadra di Lugano incontra Thun, una pesante sconfitta per loro, ma che non deve demoralizzare, sono tanti infatti i giocatori senza esperienza in campo che faranno tesoro di queste partite per il futuro. E poi, a bordo campo, tifano per i grandi i ragazzi dell’U14 e dell’U16, tutto ciò è segno del benessere del movimento luganese, se poi si pensa, infine, che tra infortuni ,indisponibilità per lavoro o famiglia, sono sette i non convocabili per i match di oggi, si può pensare con ottimismo al futuro. Ora una serie di partite importanti aspettano Lugano, sabato si va a Zurigo, da sempre ostico per i ticinesi; il fine settimana successivo, ancora in trasferta, a Basilea, si capirà allora dove vogliono arrivare i bianconeri . 15 Mazzi, 14 Leonardi (Minisini) , 13 Legras (Pisciotta), 12 Serventi, 11 Giannella, 10 Iandiorio, 9 Azzolini(Ottoboni), 8 Azzolini (Peri), 7 Vettorel, 6 Di Rosa ,5 Pellegrini(Schuemperli), 4 Gianini, 3 Paruscio, 2 Scarfò (Sabatino) , 1 Santarelli Marcatori: mete : 6 Legras ; 3 Serventi ;2 Pellegrini ;2 Leonardi ;2 Minisini ;2 Gianella ;1 Iandiorio ;1 Pisciotta ;1 Azzolini (8) 1 Azzolini (9) trasformazioni: 6 Iandiorio calci piazzati: 1 Iandiorio

  • La Chaux de Fonds - Lugano 3-38

    Terza vittoria consecutiva con bonus e Lugano espugna il difficile campo di La Chaux De Fonds. Un avversario storicamente arduo da affrontare per i bianconeri, che soffrono la fisicità dei romandi e un coriaceo pacchetto di mischia, che non permette di avere palloni. Il finale di 3 a 38, non racconta la fatica per arrivare alla vittoria. Lugano mette in campo anima e cuore, supera difficoltà di formazione, sono dieci oggi i non convocabili per impegni di vario genere, a ciò si aggiunge la giornata piovosa, che rallenta il gioco e una pessima direzione arbitrale. Lugano vince il match, non prendendo punti, sotto pressione, per venti minuti , a pochi passi dalla linea di meta. Si difende a denti stretti e i segni della battaglia, a fine partita, si vedranno con diversi giocatori malconci, costretti a lasciare anzitempo il terreno di gioco. Il primo tempo vede i bianconeri in vantaggio 13 a 3. Poi la pausa permette di capire come gestire l’arbitro, Borghetti chiede un maggior uso del piede, ci si stringe e insieme si decide che l’unico obiettivo è vincere. I tre quarti luganesi iniziano a volare, la mischia vince i palloni e Azzolini, oggi seconda linea, nella rivisitata mischia bianconera, in campo nonostante una frattura al setto nasale, da vero pack leader, svetta in touche, placca e trascina tutta la squadra, meritandosi il premio di migliore in campo tra gli appalusi dei compagni . Le marcature di Leonardi e Serventi chiudono di fatto il match e ci dicono, ancora una volta, che l’essenza del nostro rugby è aver capito, che nonostante si arrivi da navi diverse, ora si è tutti sulla stessa barca. L’esultanza al fischio finale, i canti per tutto il viaggio sul bus, ci raccontano della fatica di aver raggiunto l’ennesima meta importante, della soddisfazione di aver vinto un match partito in salita. Ora due settimane di pausa, utili a recuperare i molti giocatori acciaccati o infortunati. Lo staff tecnico luganese è soddisfatto del match e di come i giocatori in campo non si siano risparmiati. Le statistiche delle prime tre partite, della nuova stagione, ci dicono di una squadra che ha subito solo una meta e incassato in totale dieci punti, che ha già segnato venti mete, di troppi punti al piede lasciati per strada, ma anche che, molti giocatori, non hanno garantito la continuità necessaria: cosa sarebbe questa squadra con tutti e sempre gli effettivi a disposizione? La speranza è che un giorno, a Lugano, si possa dare una risposta a questo quesito. Intanto, nella città degli orologi, puntuale è arrivata l’ennesima vittoria, un bel terzo tempo nella caratteristica club house romanda e un sapore di festa che rimane piacevole nella testa. Di nuovo in campo il 16 ottobre a Muzzano, dove i ticinesi ospiteranno l’ostica formazione di Monthey in LNB e Thun in LND. Alex Hamlets Formazione: 15 Serventi, 14 Leonardi (Giannella) , 13 Gaggioni, 12 Fiala(Schuemperli), 11 Kleiner (Minisini), 10 Iandiorio, 9 Azzolini (Ottoboni), 8 Agustoni, 7 Mazzi (Veluppillai) , 6 Nicod ,5 Santarelli, 4 Azzolini, 3 Di Rosa, 2 Scarfò , 1 Paruscio N.E: Marcatori: Mete : 1 Azzolini**(n4) ;1 Fiala ; 1 Leonardi; 1 Serventi;1 Di Rosa; 1Gaggioni trasformazioni: 1 Iandiorio calci piazzati: 2 Iandiorio cartellini:

  • Lugano travolge Winterthur

    Seconda di campionato, avversario Winterthur e travolgente vittoria dei bianconeri, 65 a 7 il finale, di un match a senso unico. E’ un’importante fine settimana di rugby per il Club luganese che mette in campo tra sabato e domenica tutte le sue squadre dall’under 8 sino alla prima squadra. Un modo di fare rugby che vuole si costruisca con pazienza, dal basso, un mattone alla volta, un club solido, con i suoi riti e le sue tradizioni. La partita tra Lugano e Winterthur è sempre molto sentita, Lugano si presenta all’appuntamento con una formazione rivoluzionata, sono cinque gli assenti rispetto al match precedente. Borghetti si fida della sua rosa, lancia dall’inizio i giovanissimi Giannella e Scarfò e il francese Legras (vedi immagine), ventenne, arrivato solo venerdì a Lugano. Zuger festeggia le sue 100 presenze nell’inedito ruolo di seconda linea e risulta il migliore in campo e tutti hanno dato il loro contributo alla larga vittoria bianconera, con Legras, ottimo all’esordio nel ruolo di estremo, autore di due mete e di una grande presenza nel match. Non c’è molto da dire di questo Lugano, che parte subito forte, segna e produce una gran mole di gioco. Bene in mischia chiusa e gradevoli giocate che hanno divertito il pubblico presente. I bianconeri ,nonostante i molti cambi, sembrano aver assimilato una buona struttura di gioco e vanno in campo con il sorriso, come chiede il loro allenatore. Questa leggerezza oggi fa la differenza, contro squadre che mettono in campo solo fisicità. Ora non ci si deve accontentare, è tempo di fare uno step tecnico ulteriore, la squadra è in grado di farlo, serve aver maggior continuità negli allenamenti e nella presenza per i match. L’orgoglio di tutto il club è di aver schierato nello stesso match, tre elementi del proprio settore giovanile , Ottoboni, Nicod e Giannella, questo fa ben sperare per il futuro. Prima del match di LNB è andata in campo la seconda squadra di Lugano che ha battuto il team 2 di Winterthur, prima vittoria dei bianconeri, con ottime prestazioni di Pisciotta e di Alomia che si è rivisto in campo dopo un lungo periodo di assenza. Segni importanti e positivi di un movimento rugbistico, quello luganese, vivo più che mai. Formazione: 15 Legras, 14 Leonardi (Minisini) , 13 Serventi, 12 Fiala, 11 Giannella(Pisciotta), 10 Iandiorio, 9 Azzolini (Ottoboni), 8 Azzolini, 7 Agustoni (Nicod), 6 Mazzi(Sabatino) ,5 Zuger, 4 Gianini, 3 Di Rosa(Cocchiarella), 2 Scarfò (Buratti) , 1 Santarelli N.E: Marcatori: mete : 1 Fiala ;1 Zuger ;1 Azzolini (n8) ;2 Legras;1 Iandiorio;2 Serventi; 1 Mazzi;1 Minisini trasformazioni: 6 Iandiorio calci piazzati: 1 Iandiorio cartellini:

  • Riparte il campionato e Lugano è ancora vincente

    Riprende la stagione del rugby e Lugano continua la striscia positiva, con un perentorio 32 a 0 in casa, contro Friborgo. Bella giornata di sole, e, sullo splendido campo di Muzzano, i bianconeri dominano il match. Un Lugano bello solo a tratti che alterna sequenze di gioco da applausi ad altre molto opache. E’ la prima uscita stagionale, il calendario non dà tempo per amichevoli e per provare l’organico, alla ben collaudata formazione ticinese si è aggiunto Diego Azzolini, flanker, omonimo del mediano arrivato la scorsa stagione, ottimo il suo esordio, soprattutto in difesa dove, con Zuger e Vettorel ha alzato un vero e proprio muro, impenetrabile per gli ospiti. I tre quarti, fino a che hanno avuto fiato, mettono in difficoltà gli avversari con un piano di gioco che voleva si giocasse in verticale, attaccando la linea di difesa, e così è stato: le belle segnature di Kleiner e Serventi, migliore in campo tra i bianconeri, vengono proprio da movimenti conseguenti a fissazione del gioco. Poi qualche momento di vuoto e alcune mete mancate per imprecisioni evitabili, che non sono piaciute a coach Borghetti. La mischia invece, la macchina che produce palloni, è funzionata alla perfezione, Agustoni, nell’inedito ruolo di tallonatore, non ha fatto rimpiangere Cremonesi, che ha lasciato il team a fine stagione, e tutti gli otto avanti, seppur più leggeri della mischia avversaria, si sono fatti valere senza mai arretrare. Esordio in mischia per qualche minuto anche per il giovane Scarfò. Anteprima del match di LNB, la partita tra la rinata seconda squadra di lugano e Biel/Bien. Aldilà del risultato, a favore degli ospiti, un buona occasione per dare minuti a chi gioca meno e per far esordire chi da poco si è avvicinato alla pallovale, un’altra sfida , quella di avere un team2, che il Club vuole vincere: la prima pietra è stata posata. Domenica prossima, a Muzzano, ancora in campo i due team ticinesi, avversario di turno Winterthur. Ma sarà un incredibile fine settimana di rugby con in campo tutte le categorie del club a partire da sabato pomeriggio. Formazione: 15 Mazzi (Gianella)), 14 Leonardi , 13 Serventi, 12 Fiala, 11 Kleiner, 10 Iandiorio, 9 Azzolini, 8 Peri, 7 Zuger (Scarfò), 6 Azzolini ,5 Vettorel, 4 Pellegrini, 3 Di Rosa, 2 Agustoni , 1 Santarelli N.E: Sabatino, Cocchiarella, Minisini, Buratti,Ottoboni Marcatori: calci piazzati: 2 Iandiorio mete : 2 Serventi, 1 Azzolini (n 9 ), 1 Kleiner trasformazioni: 3 Iandiorio cartellini:

  • CAMPIONI!!!

    Nella splendida cornice dello stadio municipale di Yverdon, all’interno del ben organizzato Swiss Rugby Day, Lugano vince il titolo di Campione della LNB, che consentirebbe l’accesso alla Lega A , non avendo però i ticinesi il team 2, la prossima stagione i luganesi giocheranno, per l’ennesima volta, nella Lega inferiore. Non è stato per nulla facile battere Basilea, seconda classificata nella stagione regolare a sei lunghezze dai bianconeri, lo dice il risultato finale 25 a 22 a favore di Lugano, maturato proprio allo scadere. I bianconeri hanno sofferto troppo questo match, saranno state le quasi sei ore di Bus per arrivare a Yverdon o la tensione di giocare una finale, in aggiunta a ciò anche la perdita dopo pochi minuti di Kleiner, che passa il match in ospedale per un profondo taglio sopra il labbro, ma troppi sono stati gli errori commessi , tanto da far rientrare in partita Basilea sotto, a venti minuti dal termine, di sedici punti. E’ Basilea ad aprire lo score, con un piazzato, dopo pochi secondi da inizio match, poi Lugano risponde subito con Iandiorio e la bella meta di Fiala. L’apertura bianconera, stranamente impreciso al piede, lascia sul terreno almeno dieci punti da facile posizione, che avrebbero di fatto chiuso il match, una giornata no, raddrizzata proprio all’ultimo, con il calcio della vittoria, da quasi metà campo, in mezzo una rimonta di Basilea che pareggia i conti, con un intercetto e una meta frutto di una totale amnesia della difesa bianconera, meta viziata dal tocco della linea laterale prima di schiacciare del giocatore di Basilea, non rilevato, dalla mediocre terna arbitrale. E’ stata una vera finale, non bella dal punto di vista estetico, come detto, mai chiusa da Lugano, che ha avuto molte opportunità di farlo, intensa e alla fine, vinta dalla squadra che ha imparato negli anni a farlo, ad essere critica e non accontentarsi mai, del resto, diceva un certo Pelè “chi pensa che la vittoria non conti non vincerà mai nulla”. Lugano ha vinto, ha alzato la coppa di Campione di LNB 2021/2022 e ora, dopo un breve riposo, si prepara per la finale del Rugby Seven, che sarà di scena proprio a Lugano il 2/3 luglio sui campi di Muzzano, ancora in campo, con l’obiettivo di alzare l’ennesimo trofeo. Formazione 15 Jimenez , 14 Leonardi, 13 Serventi, 12 Fiala, 11 Kleiner (Gaggioni), 10 Iandiorio, 9 Azzolini, 8 Peri, 7 Cannilla, 6 Mazzi(Cocca), 5 Pellegrini, 4 Gianini, 3 Santarelli, 2 Pellegrino, 1 Di Rosa (Zuger) N.E: sabatino, minisini, abaleo, scarfò Marcatori: calci piazzati: 5 Iandiorio mete ; 1 Fiala, 1 Jimenez trasformazioni: cartellini: giallo Santarelli

  • Lugano vince il campionato di LNB

    Ultima di campionato, in casa e Lugano batte Monthey 56 a 15 finendo in testa il campionato di LNB. Ora, sabato prossimo, a Yverdon, ore 15:00, si gioca l’accesso alla Lega A in finale contro la seconda in classifica, Basilea, una vittoria che sarebbe la ciliegina sulla torta. Caldo torrido a Muzzano con termometro che segna 38° a inizio match, non la temperatura ideale per giocare a rugby, partita difficile, con Coach Borghetti che per l’ennesima volta deve mischiare le carte causa assenze. Esordisce Michele Cocca nel difficile ruolo di pilone, ottima la sua prova, Di rosa copre l’assenza di Cremonesi a tallonatore e sarà Canilla ad occuparsi del lancio in touche, opportunità poi per Abaleo all’ala, per conquistarsi un posto per la finale. Sarà il caldo o la testa già a Yverdon, tant’è che Lugano gioca male per tutta la prima frazione di gioco e anche parte della seconda, tenendo sempre in partita un coriaceo Monthey. Gravi gli errori dei luganesi che sprecano due segnature già fatte a inizio partita che avrebbero di fatto chiuso i giochi. Lo staff bianconero a metà tempo inserisce Kleiner, buona la sua prestazione, chiede un cambio totale di mentalità, un gioco più semplice, passaggi fatti bene e occupazione del territorio, gli errori però proseguono e c’è voluta la segnatura degli ospiti, in inferiorità numerica, a spaventare i luganesi, che, da lì, hanno iniziato a giocare come sanno, segnare e chiuso il match. Poi spazio a tutta la panchina e festa finale perché vincere un campionato non è mai facile. C’è una buona aria di rugby a Lugano, la si respira in campo e fuori, i giocatori però sono stanchi, la lunga stagione, iniziata ad agosto e non ancora terminata, si vede nei volti e nella prestazione dei singoli, ma il club chiede un ultimo sforzo: vincere la finale per accedere alla A ha un valore simbolico importante per tutti e ripagherebbe ognuno degli sforzi fatti. In ultimo, vogliamo ricordare, che il rugby, se vuole mantenere la sua peculiarità, non deve mai dimenticare i suoi valori, di cui si nutre e ne va fiero. Non è piaciuto il comportamento dello staff di Monthey, che a fine match ha avuto parole indicibili nei confronti del giovane arbitro italiano, buona, tra l’altro, la sua direzione, e della squadra luganese rea, a detta loro, di avere avuto un gioco troppo fisico e fuori dal regolamento. Nel rugby il risultato non mente mai, soprattutto quando è così largo, sarà il caldo, sarà l’influenza di altri sport più praticati, stiamo attenti e teniamo stretti i valori del rugby, come facciamo per non perdere la palla. Oggi, Monthey, di palle, ne ha perse troppe, ma per Lugano è solo tempo di festeggiare. Formazione 15 Jimenez (Zuger) , 14 Abaleo(Kleiner), 13 Serventi, 12 Fiala , 11 Leonardi (Minisini), 10 Iandiorio, 9 Azzolini (Ottoboni), 8 Peri (Mazzi) , 7 Cannilla (Veluppillai) , 6 Vettorel, 5 Pellegrini , 4 Gianini (Agustoni), 3 Santarelli , 2 Di Rosa , 1 Cocca ( Sabatino) N.E: Marcatori: calci piazzati: 2 Iandiorio mete: 1 Di Rosa, 1 Penalità,1 Abaleo, 1 Canilla,1 Fiala, 2 Kleiner, 1 Azzolini trasformazioni: 4 Iandiorio cartellini: giallo Fiala

  • Lugano solido in testa alla classifica Winterthur battuto

    Era sulla carta la partita più difficile della stagione quella con Winterthur, ancora di più quando ai già numerosi assenti, si aggiunge all’ultimo anche Vettorel, un giocatore di estrema importanza nel pack bianconero. Lo staff tecnico luganese ha però a disposizione Gaggioni per sostituire Fiala e Agustoni parte dall’inizio a numero otto. Due tra i migliori in campo a fine match. Finisce 10 a 29, Lugano solido in testa alla classifica, mantiene le distanze da Zurigo, ad un solo match alla fine del campionato. C’è molta tensione nell’aria, bellissimo campo in perfette condizioni e giornata molto calda. I bianconeri vanno subito a segno, prima con Iandiorio e poi con Gaggioni, la mischia, grande la prestazione di Di Rosa in prima linea, tiene e questo è un buon segnale. Poi, come al solito, i ticinesi non chiudono il match, sprecano due mete ormai fatte e tengono in partita Winterthur. Il match, bello nel primo quarto di gara, si fa più chiuso, tattico e Winterthur ad inizio secondo tempo cerca in tutti i modi di ritornare in partita. Qui Lugano vince il match: la solida difesa, trascinata dall’ottimo Serventi, non fa passare Winterthur e Lugano torna in campo avversario chiudendo i giochi, con la bella marcatura di Kleiner, poi girandola di cambi, compreso l’esordio in prima squadra del giovane Gianella. Infine, meta allo scadere di Winterthur a partita ormai decisa. Che dire, in settimana si è lavorato sul concetto di vittoria, Coach Borghetti ha letto ai ragazzi citazioni di Michal Jordan e Pasolini, proprio quest’ultimo racconta in un aforisma il match : “Qual è la vera vittoria, quella che fa battere le mani o battere i cuori?” Buon rugby a tutti e aspettiamo numerosi i tifosi bianconeri il 12 giugno a Muzzano per l’ultima di campionato, ad applaudire i bianconeri che meritano il posto che occupano in alto alla classifica e far battere di nuovo i cuori. Formazione 15 Jimenez (Gianella) , 14 Leonardi (Abaleo), 13 Serventi, 12 Gaggioni (Minisini) , 11 Kleiner (Schuemperli) , 10 Iandiorio, 9 Azzolini (Ottoboni), 8 Agustoni(Veluppillai) , 7 Cannilla , 6 Mazzi(Sabatino) ,5 Pellegrini , 4 Gianini , 3 Santarelli , 2 Pellegrino , 1 Di Rosa N.E: Marcatori: calci piazzati: 5 Iandiorio mete: 1 Gaggioni; 1 Kleiner trasformazioni: 2 Iandiorio ; cartellini: giallo Sabatino

  • Lugano a valanga

    E’ tutta nello score finale la cronaca del match di campionato tra Lugano e La Chaux de Fonds, finale 79 - 0. Dopo un solo minuto di gioco Lugano segna con Kleiner, quattro mete e un’ottima prestazione del giovane ticinese, la prima di dodici mete totali, mettendo da subito il sigillo al match. Punteggio altisonante che racconta di una partita dominata dai ticinesi nel torrido pomeriggio domenicale. Nonostante i bianconeri abbiamo per tutto il match subito la possente mischia ospite, sono riusciti a tenere ritmi alti e ottime combinazioni da parte dei propri tre quarti e non è solo statistica il fatto che da loro provengano undici delle dodici mete segnate. Quando il divario tecnico è così ampio c’è poco da raccontare del match, tra le note positive l’amarezza per un calcio sbagliato che avrebbe voluto dire sfondare la soglia degli ottanta punti, non è arroganza, ma voglia di superare sempre il proprio limite, e la tenuta per tutto l’incontro: non aver fatto segnare i romandi è stato apprezzato da coach Borghetti che vuole sempre alta l’attenzione dei propri giocatori. Preoccupa l’infortunio alla mano di Canilla, sostituito dopo pochi minuti, l’argentino è un giocatore importante nel sistema di gioco luganese, si spera che non sia grave, ma non c’è ottimismo. Ora concentrazione sulla difficile trasferta in quel di Winterthur, un campo sempre temuto dai bianconeri , che vogliono però continuare la loro straordinaria corsa. Infine i complimenti di tutto il Club per la convocazione in nazionale di Damiano Scilipoti e Simon Colantuono che domenica 29 maggio sfideranno a Oyonnax i pari età francesi. Giovani speranze, frutto del buon lavoro del vivaio bianconero, che si spera, in un futuro non lontano, possano vestire la maglia della prima squadra. Formazione 15 Jimenez , 14 Leonardi (Schuemperli), 13 Serventi(Minisini), 12 Fiala’a , 11 Kleiner (Abaleo) , 10 Iandiorio, 9 Azzolini (Ottoboni), 8 Peri (Veluppillai) , 7 Cannilla (Agustoni), 6 Vettorel ,5 Pellegrini (Zuger) , 4 Gianini , 3 Santarelli , 2 Cremonesi , 1 Di Rosa (Sabatino) N.E: Marcatori: calci piazzati: 1 Iandiorio mete: 2 Jimenez; 4 Kleiner; 1 Fiala;1 Leonardi;1 Azzolini; 1 Gianini; 1 Abaleo;1 Minisini trasformazioni: 8 Iandiorio ; cartellini:

  • Rugby Lugano – RC Basilea 27 - 07

    Arriva a Lugano la seconda della classe, Basilea, e Lugano non fa sconti, chiude il match con in tasca il punto di bonus già al decimo del secondo tempo e lascia solo una meta, allo scadere e per due cartellini gialli consecutivi e sui quali ci sarebbe molo da discutere, che lasciano i bianconeri in tredici contro quindici. Finisce 27 a 7, ma per quanto visto in campo, il risultato sta stretto ai ticinesi, che, e questa sta diventando una pecca sulla quale lavorare, sprecano per imprecisioni, diverse facili segnature. Rimane però una statistica: Lugano nel 2022 in campionato, ha segnato 135 punti e ne ha incassati solo 17, tutte le vittorie ottenute con bonus e una padronanza nel gestire le partite che piace a Coach Borghetti, il quale, vede una squadra che affronta tutti i match con la giusta concentrazione e con un tranquillità che in passato non c’era, segno di maggior leadership in campo frutto del lavoro in questa direzione svolto dallo staff tecnico. La mischia luganese è la meno pesante di tutto il campionato, in emergenza per gli infortuni ai piloni che hanno lasciato lontano dal campo prima Cocchiarella poi Paruscio e in ultimo Benvegnu, ma la sapiente mano di Coach Tallarino e Matarese, allenatori degli avanti luganesi, ha permesso di usare tecnica e legature e sopperire al gap fisico, è così che Lugano, addirittura, seppur in un’occasione, si permette di spingere indietro la potente mischia di Basilea, dando un chiaro segno e fiducia a tutta la squadra. Cremonesi, il migliore in campo dei bianconeri, lotta su ogni punto di incontro e ruba palloni e i ticinesi rimangono per gran parte del match in territorio ospite, limitando ad un paio di volte la visita di Basilea nei propri ventidue. Insomma, è un Lugano bello, ma a tratti, ora occorrerà lavorare perché anche chi entra dalla panchina garantisca la stessa qualità di chi parte dall’inizio e servirà da qui alla fine del torneo mantenere alta la voglia di vincere ed essere padroni del proprio destino. In ultimo, si è rivisto in campo Luca Rastelli un giocatore importante per la squadra, cosi come Agustoni e Zuger, tra il pubblico vecchi giocatori che da un po’ non si vedevano e qualcuno che fa sempre un gran piacere salutare, anche questo un segnale positivo nella costruzione continua e costante di un club vincente. Formazione 15 Jimenez , 14 Leonardi (Abaleo), 13 Serventi, 12 Fiala’a (Zuger) , 11 Kleiner , 10 Iandiorio (Minisini), 9 Azzolini (Ottoboni), 8 Vettorel , 7 Cannilla (Veluppillai) , 6 Mazzi(Rastelli) ,5 Pellegrini (Agustoni) , 4 Gianini , 3 Santarelli , 2 Cremonesi , 1 Di Rosa (Sabatino) N.E: Marcatori: calci piazzati: 1 Iandiorio mete ; 1 Jimenez; 1 Serventi; 1 Fiala;1 Leonardi trasformazioni: 2 Iandiorio cartellini: 1 Giallo Agustoni; 1 giallo Vettorel

  • Fribourg-Lugano 0 - 38

    J. P. Rives, per chi non lo conoscesse, è stato uno dei più grandi capitani nella storia del rugby, francese, oggi scultore di successo, prima di festeggiare l’ennesima vittoria contro l’Inghilterra disse che “il rugby è, prima di tutto, uno stato d’animo”. Lugano passa il Gottardo per la trasferta a Friburgo e dal sole del Ticino siamo immersi in una bufera di neve, poi pioggia e infine esce il sole, nel match vinto,0 a 38, senza fatica . Stati d’animo, quasi che il clima ricordasse le parole di Rives, come se metaforicamente ci volesse dire che una partita di rugby simboleggia la vita e aiuta, o almeno questa è una delle sue missioni a formare uomini, abituati a superare le difficoltà e quando vengono, a saper gioire delle vittorie. Lugano a Friburgo gioca bene i primi quindici minuti e tanto basta per mettere al sicuro il risultato. In meta dopo pochi istanti dal fischio di inizio, con una splendida combinazione dei suoi tre quarti, gestisce il match fino alla fine, contro un Friburgo mai pericoloso. Certo, ci si poteva aspettare qualcosa di meglio dai ticinesi, che, soprattutto nella seconda frazione di gioco, hanno commesso una serie di errori che hanno impedito uno scarto ancor maggiore tra le due squadre: almeno quattro le segnature facili non realizzate per superficialità nell’ultimo passaggio e una quinta incredibilmente non concessa dal modesto direttore di gara. Ma, sono stati d’animo: capitan Serventi con le sue tre mete è l’uomo del match; Benvegnu, infortunatosi in maniera seria dopo pochi minuti dall’ingresso in campo, sofferente torna a Lugano in stampelle a lui gli auguri di tutti per una pronta guarigione; Agustoni ritorna in campo dopo quasi un anno di assenza; e poi c’è Minisini, che si allena per giocare anche pilone, mettendosi al servizio della squadra in un ruolo dove l’infermeria è colma, entra però in campo all’ala, uno stato d’animo diametralmente opposto e gioca bene. Un po’ come il clima, dal sole alla neve e ritorno, lo stato d’animo dei bianconeri che festeggiano sul bus, ci ricorda che alla fine il rugby è solo un gioco e giocare vuol dire mettersi in gioco. La semplicità con cui Kleiner segna la meta in mezzo ai pali, con un movimento di gioco provato proprio prima del match, l’apparente facilità con la quale “buca” la difesa avversaria, ci riporta al significato di leggerezza, stato d’animo in netto contrasto, in uno sport che, ai più, appare duro, ma sa conservare la fragilità delle persone e questa è ancora la sua forza. Hanno definito Rives “l’uomo che metteva la testa dove gli altri non osavano nemmeno metterci i piedi”, lui disse, che per farlo la testa, bisogna averla… Stati d’animo o stati dell’anima: bravi i bianconeri che hanno capito che in campo si deve a volte abbassare la testa, ma fuori occorre camminare sempre a testa alta. Buona Pasqua a tutti e anche in questo caso c’entra l’ovale… Formazione 15 Jimenez , 14 Leonardi (Minisini), 13 Serventi, 12 Fiala’a , 11 Kleiner (Agustoni) , 10 Iandiorio (Schuemperli), 9 Azzolini , 8 Vettorel , 7 Cannilla , 6 Mazzi ,5 Pellegrini (Sabatino) , 4 Gianini , 3 Santarelli , 2 Cremonesi , 1 Di Rosa (Benvegnu) N.E: Marcatori: calci piazzati: mete: 1 Jimenez; 3 Serventi; 1 Kleiner; 1 Cremonesi trasformazioni: 3 Iandiorio; 1 Jimenez cartellini: 1 Giallo Fiala’a; 1 giallo Azzolini

  • Riprende il campionato e Lugano annulla la capolista

    70 a 10 dice il tabellone alla fine del match tra la prima e la terza della classifica di LNB. E’ proprio così, i bianconeri, annullano con gli interessi il gap con la prima della classe, al termine di un match giocato sempre alla massima velocità e con qualità. All’inizio Lugano parte un po’ contratto e non sfrutta nel migliore dei modi la supremazia territoriale dei primi dieci minuti, solo tre punti da calcio piazzato e un paio di nette occasioni da meta sbagliate all’ultimo passaggio. Poi, la bella meta di Fiala’a, sblocca il match e i bianconeri chiudono la prima frazione, 29 a 3, con già in tasca il punto di bonus per le quattro mete segnate. Nel secondo tempo la formazione di casa aumenta l’intensità di gioco e la velocità dei suoi tre quarti, arrivano così altre sette mete a suggellare una supremazia totale per tutti gli ottanta minuti. Si è oggi soddisfatti delle belle mete segnate di un grande volume di gioco e della prova di alcuni gregari, su tutti Pellegrini, che hanno lavorato duro per il bene della squadra. Unica stonatura, se si vuol essere pignoli, la meta tecnica subita allo scadere e decretata dall’arbitro per ripetuti falli della mischia bianconera che non è riuscita a contenere regolarmente la pesante mischia di Zurigo. Girandola di cambi negli ultimi venti minuti, e spazio a tutta la panchina bianconera. Ora testa a Friborgo, sabato, su un campo da sempre ostico per i Luganesi. Formazione 15 Jimenez , 14 Leonardi (Mazzi), 13 Serventi 12 Fiala’a (abaleo), 11 Bernasconi (Kleiner), 10 Iandiorio, 9 Azzolini (Schuemperli), 8 Marks , 7 Cannilla (Veluppilai), 6 Vettorel, 5 Gianini (Sabatino), 4 Pellegrini , 3 Santarelli (Benvegnu) , 2 Cremonesi, 1 Di rosa (Minisini) N.E: Marcatori: calci piazzati: 1 Iandiorio mete: Iandiorio 1; Jimenez 2; Marks 2; Fiala 1; Serventi 2; Kleiner 1; Cremonesi 1; Mazzi 1 trasformazioni: 6 Iandiorio cartellini:

  • Coppa Svizzera, Lugano bene solo un tempo

    Si riprende a giocare a rugby dopo la lunga pausa invernale. A Muzzano arriva Nyon compagine di lega A, che affronta i bianconeri in un match a eliminazione diretta di Coppa Svizzera. Dura solo un tempo l’illusione di cambiare i pronostici, che davano nettamente favorito Nyon. In vantaggio 17 a 15 al termine della prima frazione di gioco, i ticinesi crollano nella seconda parte , finale 26 a 43. Risultato un po’ severo per quanto visto in campo negli ottanta minuti: occorre dire che gli ultimi dodici punti sono stati segnati da Nyon nei cinque minuti finali, quando Lugano, ormai esausto, effettua tutti i cambi per far giocare la rosa completa a disposizione. Lugano inizia bene il match, tiene in mischia chiusa, grande prestazione in generale degli otto avanti bianconeri, su tutti, un ottimo Cremonesi, e gioca un bel rugby che frutta la meta del nuovo arrivato Cannilla, buona la sua prova. In vantaggio di undici punti grazie al piede di Iandiorio e ai molti falli di Nyon, ripetuti e continui nei punti di incontro e non ci si spiega come non siano stati mai puniti con un cartellino giallo, per tutto il primo tempo Lugano schiaccia Nyon nei propri ventidue , poi, un paio di grossolani errori dei bianconeri, portano gli ospiti a ridosso della linea di meta ticinese e alla segnatura allo scadere del primo tempo, che riporta di fatto in partita Nyon. Nel secondo tempo cala l’intensità fisica in difesa di Lugano e Nyon trova più spazi e un paio di facili segnature, si rifà sotto Lugano e a 10 minuti dalla fine del match il tabellone segna 26 a 32, poco dopo la meta degli ospiti per un placcaggio mancato, chiude di fatto i giochi. A coach Borghetti, come si sa, non piace perdere e nemmeno si accontenta di una buona prova dei suoi davanti ad una compagine di categoria superiore: la condizione fisica dei ticinesi, dovuta alla scarsa frequenza agli allenamenti, non ha permesso di portare a casa una storica vittoria, questo è il rammarico del coach bianconero. Detto questo, tutti hanno apprezzato la buona difesa di Lugano e il buon gioco palla in mano, ma purtroppo, ciò non è bastato e di questo non ci si può accontentare, l’ambizione è sempre quella di arrivare più in alto possibile. Ora, testa al campionato, in casa, il 3 aprile, contro la prima in classifica, in mezzo, spazio al Seven, domenica prossima a Ginevra. Formazione 15 Jimenez (Sabatino), 14 Leonardi (Mazzi), 13 Serventi 12 Fiala’a 11 Bernasconi (Abaleo) , 10 Iandiorio, 9 Azzolini (Ottoboni), 8 Marks (Pellegrini), 7 Cannilla (Veluppilai), 6 Di Rosa (Costamagna) ,5 Gianini, 4 Vettorel , 3 Santarelli (Benvegnu) , 2 Cremonesi , 1 Paruscio N.E: Marcatori: calci piazzati: 4 Iandiorio mete: 1 Cannilla, 1 Cremonesi trasformazioni: 2 Iandiorio cartellini:

bottom of page