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  • Addio Lugano bella…

    Si chiude con un altro record abbattuto la stagione rugbistica luganese. Edimen Rugby Lugano batte, in casa, la malcapitata formazione dell’Albaladejo Losanna con un sonoro 142 a 0, punteggio finale altisonante di una partita a senso unico, con gli ospiti in inferiorità numerica fin dall’inizio, ai quali va però riconosciuto il valore di essere comunque venuti in Ticino a onorare l’impegno. Nella stupenda giornata di festa , organizzata per la fine stagione, con grande partecipazione di pubblico e apprezzamento per lo spirito del Club, tiene banco l’annuncio di coach Borghetti di lasciare il Club dopo sei stagioni intense e ricche di soddisfazioni. Arrivato nell’estate del 2012 , ha da subito apprezzato la vivacità del club e quel continuo andare e tornare di rugbisti, che vogliono dire nuove esperienze e incontri. La multietnicità , ha rappresentato, per il tecnico luganese la più grande esperienza di crescita. La libertà di gioco nella sua massima espressione, il giocatore al centro del progetto tecnico e tattico ,la continua richiesta di creatività e trovare soluzioni, sono stati il suo credo, a volte forse anche un limite. Ma 6 stagioni di soddisfazioni in campo e fuori, rappresentano la giusta strada, di chi non crede nella dittatura degli schemi , preferendo autorevolezza ad autorità e predicando la nascita di orchestre al posto degli eserciti. Parafrasando una nota canzone, si potrebbe oggi dire “addio Lugano bella l’anarchico va via”, in realtà dopo più di quarant’anni di impegno rugbistico consecutivo, Borghetti si prenderà una pausa, perché quell’addio si possa trasformare in arrivederci. Ora per il club inizia una nuova sfida, il competente staff tecnico che si è formato in questi anni rimane al completo, con l’aggiunta di qualche nuovo specialista, garantendo continuità e qualità, in un continuo percorso di crescita con l’obiettivo, come sempre, di raggiungere la meta più alta.

  • 4 ragazzi del Rugby Lugano U14 conquistano la finale nazionale con la selezione NRSV

    La Chaux de Fonds, 2 giugno 2018 - Si è svolta oggi la semifinale del campionato nazionale U14 tra le selezioni dei migliori giocatori della regione Seeland (Chaux de Fonds, Berna, Basilea, Friborgo, Yverdon e Neuchâtel) e la regione Nord-Schweiz NRSV (Zugo, Zurigo, Sciaffusa, Lugano, Winterthur e Würenlos). Per il Lugano 6 selezionati, ma purtroppo, per l’infortunio di Sasha (a cui vanno i nostri auguri di una pronta guarigione) e la rinuncia di Niccolò, si presenteranno solo Marko, Michele, Matthieu e Davide. La giornata non è però delle più propizie. In primis, Seeland decide di giocare la semifinale sul campo più lontano possibile, nonostante il reclamo presentato dalla NRSV e il DTN che ha chiesto di spostare il campo. L’unica concessione di Seeland è il cambio di orario (inizialmente prevista alle ore 11:00!) che diviene un po’ più potabile (13:30). Poi, nell’allenamento di venerdì l’infortunio al nostro Sasha, davvero sfortunato, ma che per fortuna avrà l’occasione di giocare le finali il prossimo anno. A questo si aggiungono l’assenza di Niccolò e di due elementi importanti di Zugo, il numero 10 e l’8. Le premesse non sono del tutto positive, ma si deve giocare e portare a casa il risultato. L’avvio di partita è comunque della NRSV. I ragazzi sono pimpanti e l’avvio di quelli eccellenti, con una forte pressione nella meta campo avversaria. Dopo 10 minuti la selezione viene premiata segnando la meta del vantaggio. Alla ripartenza Seeland, che schiera anche diverse ragazze (davvero brave per altro!), comprende e dissinesca il piano di gioco della NRSV e inizia a dare filo da torcere agli avversari. Difatti, comincia una nuova partita che diventa nel breve una battaglia fatta di placcaggi e di continui ribalmenti di fronte. Il nostro Marko salva una meta praticamente già fatta ma purtroppo il nostro Davide si infortuna, consentendo a Seeland di trovare un comunque meritato pareggio. Al rientro in campo, la partita scorre via sullo stesso canovaccio del primo. Le due squadre attaccano e difendono con buon ordine, ma nessuno riesce a trovare un break decisivo o la giocata a lanciare il proprio giocatore in meta. Si arriva agli ultimi minuti di partita, dove Seeland tenta due ultimi assalti. Il primo con un nuovo salvataggio ancora di Marko che ferma un avversario ormai lanciato in meta, il secondo a tempo ormai scaduto con una disperata difesa sugli ultimi 5 metri che salva il risultato. Finisce 7-7 e per regolamento non si gioca un supplementare ma a decidere la finalista sono i cartellini (nessuno dato, a dimostrazione della correttezza dei ragazzi) e successivamente la prima squadra che ha segnato. In finale va quindi la selezione NRSV e i nostri ragazzi avranno quindi la possibilità di giocarsi sabato 16 giugno a Zurigo il titolo nazionale fra la vincente tra le selezioni di Ginevra e Losanna. La partita è stata sicuramente vibrante e arrivare in finale è sicuramente fantastico. Tuttavia, a ben guardare quanto accaduto in campo, la selezione NRSV non ha saputo produrre il gioco che ci si aspettava, seppure i ragazzi hanno dato il 100%, in particolare nella fase difensiva. Indubbiamente un peso lo ha avuto il lungo viaggio, ma, valutando quanto accaduto sul campo, è completamente da rivedere il piano di gioco proposto. Il coach di Zugo ha chiesto ai ragazzi di lavorare di pick&go sul punto di incontro per poi aprire il gioco. La tattica è stata ben applicata, ma purtroppo ha generato lentezza nel giocare la palla in uscita dai breakdown, cosa che ha facilitato enormemente la difesa avversaria che ha potuto controllare e schierarsi facilmente anche all’esterno rintuzzando così gli attacchi dei nostri ragazzi. Dunque l’attacco è diventato sterile e non si è stati in grado di cambiare marcia. Sarà sicuramente da rivedere in vista della finale. Alla fine, a essere onesti, Seeland avrebbe meritato la finale quanto la NRSV. Sarebbe stato bello giocare un supplementare con “golden meta”, così da avere un vincitore anche nel risultato e magari più corretto dal punto di vista sportivo. I nostri ragazzi si sono ottimamente comportati, dimostrando di meritare ampiamente la selezione. Alla fine Marko è stato nominato man of the match: ha saputo sostituire egregiamente gli assenti (Niccolò e Sasha, era destinato alla panchina) in un ruolo inedito per lui (ala) e in più ha effettuato placcaggi importanti, che hanno indubbiamente salvato il risultato. Il coach e la società possono essere fieri di questi ragazzi che ben hanno rappresentato il club, la Città di Lugano e il Ticino.

  • Edimen Rugby Lugano : vince di misura a Monthey

    Torna vincente dalla lunga trasferta a Monthey un brutto Rugby Lugano, 3 a 7 il risultato finale di una partita giocata su ritmi bassi e con errori da entrambe le parti. Inizia bene Lugano che dopo pochi minuti è già in meta con Iandiorio, che trasforma per lo 0 a 7, poi diverse occasioni da meta sfumate all’ultimo passaggio avrebbero portato Lugano, già alla fine della prima frazione, con un sicuro e abbondante vantaggio, ma, come detto , inspiegabili errori di gestione dell’ovale non hanno permesso diverse segnature. Tant’è che il primo tempo si chiude sul 3 a 7 che sarà poi il finale di gara, e poco ci manca che all’ultima azione Monthey beffa i ticinesi. Ancora una volta i bianconeri schierano l’ennesima formazione rimaneggiata, ai soliti indisponibili per problemi personali, si aggiungono gli ultimi infortuni di Bachmann, Schmitt, Campopiano, Vaucher e del giovane Aspali, Borghetti ripesca Buratti che nel più puro spirito rugbistico prende scarpe e borsa e corre in aiuto ai compagni, una buona prima frazione nel difficile ruolo di pilone a dimostrazione che la volontà conta su tutto. Un insegnamento ed esempio, che, se recepito, rimane l’unica nota positiva di un match davvero brutto con Lugano irriconoscibile rispetto alle ultime uscite. Coach Borghetti non salva nulla del match, preoccupa la mancanza di leadership con conseguente poca lucidità nelle scelte: sul 3 a 7 calcio in mezzo ai pali si decide di giocare perdendo palla, solo per fare un esempio, e la tendenza a giocare il proprio rugby anziché quello concordato nelle sedute di allenamento. Su questo si dovrà lavorare oltre alla conoscenza del regolamento, anche ieri un gravissimo errore arbitrale che avrebbe potuto compromettere il match: Monthey sostituisce tutti i piloni per infortunio e chiede mischia no contest, il regolamento prevede che deve, in conseguenza a ciò, giocare con un uomo in meno, ma nessuno tra arbitro , giocatori e staff tecnico avversario conosce la regola e si va avanti 15 contro 15. Lo sviluppo del rugby elvetico non può prescindere dalla conoscenza del regolamento, un arbitro, un giocatore o un allenatore, può fare degli errori, perché non si accorge di un fallo, o il giocatore perde palla, o l’allenatore sbaglia piano di gioco, ma nessuno si può permettere di non conoscere le regole. Anche su tale lacuna, in quest’ultima parte di stagione, lavorerà lo staff tecnico luganese. Ora ,una settimana di pausa, poi il 3 giugno in casa ultimo match della stagione contro Albaladejo e festa di fine anno, terzo tempo aperto a tutti, presso il campo di Muzzano. ABC Formazione 15 Mazzi 14 Rallo (Leonardi) , 13 Zuger , 12 Fiala, 11 Alomia , 10 Serventi, 9 Iandiorio, 8 Vettorel, 7 Agustoni , 6 Di Rosa , 5 Pellegrini, 4 Polti, 3 Buratti, 2 Cremonesi, 1 Santarelli N.E: 0 Marcatori: Mete: 1 Iandiorio Trasf. : 1 Iandiorio C.P: 0 Drop: 0 Cartellini: Bianchi : 1 Cremonesi Gialli: 0 Rossi: 0 Mom: Zuger

  • Qualche errore banale ma buona prestazione della U14

    MUZZANO, 20 maggio 2018 - La mattinata piovosa appesantisce il campo, si prospetta dunque una domenica da fango e gloria. Ospiti sul campo di casa RC Zugo con Würenlos e RC Zurigo. Per il Rugby Lugano U14, unito a Valcuvia e Rosafanti, 22 giocatori sul tabellino, con alcuni debuttanti (Tito, Seva e Stefano). La prima partita, completamente sotto l’acqua, è contro RC Zugo. Come sempre è una vera battaglia, con due filosofie di gioco completamente differenti. Il primo tempo però si fatica oltre modo. Forse la scarsa abitudine a giocare in certe condizioni, forse la mancanza di un ball carrier vero in mischia (assenti oggi sia Masato che Calori) obbligano sin da subito a giocare in trincea. Zugo inoltre ha trovato delle novità tattiche per contrastare la forza fisica dei nostri ragazzi: un forte lavoro sul punto di incontro rende così la vita difficile al Lugano e qualche errore di troppo concedono 2 mete nel primo tempo. Il secondo tempo inizia però con piglio diverso: una meta ad inizio del tempo rimette in gioco i nostri ragazzi e la partita si accende. Zugo risponde presente segnando un ulteriore marcatura alla quale rispondono nuovamente i nostri avvicinandosi nel risultato sul 12-15. La rimonta sembra nell’aria ma un errore di gioco sui propri 5 metri a pochi minuti della fine consente a Zugo di chiudere la partita sul 12-22. Peccato! La seconda partita è però quella del riscatto. Zurigo viene pesantemente rinforzata dai ragazzi di Zugo e i nostri ragazzi stavolta vogliono la rinvincita. I ragazzi scendono più convinti e si portano rapidamente sul 14-5, grazie soprattutto ad un ottimo lavoro in ruck che produce una marea di turnover e un solido possesso palla. I ragazzi, nonostante qualche esperimento di formazione, sono in costante controllo del match e all’inizio del secondo tempo trovavano la terza meta che chiude ogni discorso sul 21-5. Nonostante la prima sconfitta, dovuta più che altro ad una entrata in materia non perfetta, il bilancio della giornata è buono. Gli avversari devono giocare il loro miglior rugby per avere ragione dei nostri ragazzi e le mete subite sono frutto di errori di inesperienza o qualche fisiologica distrazione. Ovviamente ci si aspetta che vi siano ancora dei miglioramenti, proprio per ridurre ulteriormente le distrazioni e gli errori. Ma la strada è quella giusta e le prospettive per i prossimi incontri sono le migliori. Due note di chiusura: si segnalano i buoni debutti di Tito, Seva e Stefano; mentre Davide, Sasha, Michele, Marko, Niccolò e Matthieu hanno conquistato la convocazione nella selezione regionale della Nord Svizzera e potranno giocare le finali del campionato nazionale U14.

  • Edimen Rugby Lugano : vince senza difficoltà a Zug

    Passeggia sul campo di Zug, 19 a 68 il finale, un buon Rugby Lugano, che dopo un solo quarto di gara ha già di fatto chiuso il match. Ancora alle prese con una formazione da inventare, coach Borghetti prepara il match puntando su un gioco dinamico e semplice, invitando i bianconeri ad attaccare senza timore, soprattutto nei primi venti minuti. Con un’ottima gestione alla mediana del sempre più brillante Iandiorio, tra l’altro solo uno sbaglio ai pali per lui su dieci trasformazioni, i ticinesi macinano gioco, non lasciano palla agli avversari, segnano senza difficoltà e si divertono. Nella seconda frazione più confusione in campo, diverse interruzioni, un importante calo fisico, qualche cartellino di troppo e poca voglia di placcare da parte dei luganesi, paghi dell’abbondante vantaggio. Spazio allora alle segnature di Zug e Lugano gestisce, finendo però il match in 13 causa mancanza di cambi. Gli infortuni di Campopiano e Schmitt, privano Lugano di due punti di riferimento, spazio a Rallo e all’esordiente Aspali, uscito poco dopo, anche lui, per un duro colpo al ginocchio. Aumenta perciò l’infermeria luganese, si spera di recuperare qualcuno per la dura trasferta a Monthey in programma il 20 maggio. La giornata di rugby si chiude con il ritorno in bus insieme all’U14 che a Winterthur vince i due match in programma mostrando un buon rugby. In conclusione non può mancare un elogio alla stupenda struttura che ha ospitato i ticinesi per il match, manto erboso perfetto, spogliatoi e attrezzature di altissimo livello. Formazione 15 Mazzi 14 Alomia 13 Gaggioni, 12 Fialaa , 11 Leonardi , 10 Serventi, 9 Iandiorio, 8 Schmitt(Rallo) , 7 Agustoni, 6 Di Rosa , 5 Pellegrini, 4 Polti, 3 Campopiano(Tomas), 2 Cremonesi, 1 Santarelli N.E: 0 Marcatori: Mete: 2 Alomia, 1 Cremonesi, 1 Mazzi, 1 Rallo, 1 Leonardi, 1 Gaggioni, 1 Pellegrini, 1 Polti, 1 Campopiano Trasf: 9 Iandiorio C.P: 0 Drop: 0 Cartellini: Bianchi : Gialli: 2 Rossi: 0 Mom: Iandiorio

  • Dimostrazione di forza della U14

    Winterthur, 5 maggio 2018 - Trasferta lunga per i ragazzi U14 del Rugby Lugano, Valcuvia e Rosafanti. Avversari di giornata Berna/Basile e Zurigo con Winterthur e Sciaffusa (oltre a qualche elemento di Berna e Basilea). Nonostante il lungo viaggio in pullman (con la squadra seniores che si è fermata a Zugo, una gradita prima nella storia del club), i ragazzi sono carichi e si sentono pronti. Novità di giornata: affrontare una squadra mista con elementi femminili. La prima partita contro Berna/Basilea è senza storia: nonostante un avvio un po’ impreciso e un handling poco efficace (alla fine della partita saranno ben 10 gli avanti commessi dai ragazzi), i ragazzi propongono un rugby vivace, fisico e allo stesso tempo spettacolare. Ne esce una partita letteralmente dominata in ogni fase di gioco, condita da 7 mete per l’indiscutibile risultato finale di 41-0. La seconda partita, corretti gli errori di handling, sfiora la perfezione. I ragazzi danno il 100% e, nonostante l’espulsione di Tommaso per ripetuto placcaggio alto, è ancora più spettacolare della prima partita. Gioco in verticale, cross-kick, gioco alla mano e un continuo sostegno producono ben 8 mete (e 2 annullate) quasi tutte sotto i pali, chiudendo il match con un eloquente 52-0. I coach possono essere davvero soddisfatti di questa incredibile giornata. “Rugby champagne” è la definizione che si può dare a quanto espresso dai ragazzi e le nette vittorie sono il premio per il continuo impegno negli allenamenti e la forte crescita tecnico-tattica in questi ultimi mesi. I malcapitati avversari di giornata poco hanno potuto contro un gioco che, almeno per le basi tecniche e tattiche, sfiora la perfezione. Gli errori spesso, come accade per Federer, sono dovuti nel tentativo di trovare nuove soluzioni oppure andare oltre i propri limiti, nel tentativo di evolvere continuamente il proprio gioco. Resta ancora molta la strada per diventare davvero bravi, ma indubbiamente quella imboccata è quella giusta!

  • Edimen Rugby Lugano : vittoria sull’ostico campo di La Chaux de Fonds

    Lugano si rialza dopo la sconfitta di domenica scorsa contro Friburgo, e con una convincente prova porta a casa la partita sul difficile campo di La Chaux de Fonds per 20 a 7. Partita che comincia in salita ancora prima del fischio d’inizio a causa di varie defezioni dell’ultimo minuto che costringono Coach Borghetti a rimaneggiare per l’ennesima volta la formazione. Il primo tempo comincia con La Chaux de Fonds che attacca in maniera aggressiva, supportata dal numeroso pubblico, ma Lugano non cede e dopo 15 minuti di non possesso (e 0 punti concessi) riesce a portarsi nella metà campo avversaria e a siglare due volte prima della fine dei primi quaranta minuti portando il risultato sul 17 - 0. Comincia il secondo tempo e, come da copione da un po’ di partite a questa parte, Lugano soffre e La Chaux de Fonds avanza e grazie alla grande predominanza in mischia chiusa, riesce a marcare e porta il risultato sul 17-7. Lugano peró non subisce il colpo e si riporta nella metà campo avversaria e alla fine di prolungate azioni dentro i 22 avversari opta per i 3 punti che di fatto sanciscono il termine della partita con il risultato di 20 - 07. Lugano quindi torna alla vittoria grazie ad un buon primo tempo, il calo nel secondo tempo è in parte giustificato dal fatto che anche questo sabato la rosa era composta da 17 giocatori, senza cambi in prima linea. Buona comunque la prestazione dei luganesi, degna di nota la partita di Davide Leonardi, designato poi man of the match, e dell’evergreen Waldo Schmitt che nei momenti di difficoltà della squadra si è fatto sempre sentire. Formazione 15 Mazzi 14 Vacher(Rallo) 13 Bachman(Schmitt), 12 Fialaa , 11 Leonardi , 10 Serventi, 9 Iandiorio, 8 Vettorel, 7 Agustoni, 6 Zuger , 5 Di Rosa, 4 Polti, 3 Campopiano, 2 Cremonesi, 1 Santarelli N.E: 0 Marcatori: Mete: 1 Campopiano, 1 Cremonesi Trasf: 2 Iandiorio C.P: 2 Iandiorio Drop: 0 Cartellini: Bianchi : Gialli: 1 Rossi: 0 Mom: Leonardi

  • La U14 ottiene una vittoria di prestigio

    Muzzano, 29 aprile 2018 - Protagonisti di giornata sul campo di casa i ragazzi della U14 in franchigia con Valcuvia e Rosafanti contro Rugby Zugo uniti a Würenlos. Un test davvero importante: gli ospiti sono un’ottima squadra, tecnicamente dotata e molto organizzata. Fino ad oggi solo sconfitte contro di loro, ma sempre con buone prestazioni. I coach questa volta vogliono portare a casa il risultato e la partita è stata preparata minuziosamente, a partire dalla principale novità: gioco a 15 contro 15 con mischia a 8 con spinta di assestamento. Dalle prime battute si capisce che sarà una battaglia. Uno start poco felice (la ricezione sul calcio d’invio sarà un problema costante), consente ai ragazzi di Zugo di prendere il comando delle operazioni, andando in meta dopo pochi minuti. I nostri comunque ci provano, giocano al meglio delle loro possibilità placcando tutto quello che incontrano (i placcaggi sbagliati saranno pochi al termine della partita) e obbligando Zugo a tirare fuori tutte le armi in loro possesso. In particolare, il loro piano di gioco difensivo risulta particolarmente efficace: avanzando rapidamente la linea e infilandosi continuamente nella linea d’attacco e di passaggio degli avversari, riescono a recupare molti palloni o portare facili placcaggi “palla-uomo” che costringono i nostri a ricominciare sempre dietro la linea del vantaggio. Inevitabile un netto dominio, che porta gli ospiti prima sul 12-0 e poi sul 19-5. Tuttavia, con un’azione un po’ rocambolesca, al termine del tempo Lugano accorcia le distanze sul 19-12, a dimostrazione della propria vitalità e presenza nel match. I coach durante la pausa capiscono che il piano di gioco offensivo non funziona e chiedono di cambiare tattica, giocando in verticale per guadagnare la linea del vantaggio e obbligare Zugo a difendersi in arretramento. I ragazzi capiscono che quella è la strada e nel secondo tempo inizia una nuova partita. Zugo si trova in difficoltà in difesa, deve perdere metri e rinforzare i punti di incontro. I nostri trovano così campo e soprattutto guadagnano spazio e trovano più facilità allargare il gioco dopo 3-4 fasi in verticale. In un niente, con azioni spettacolari, il risultato viene ribaltato, prima 22-19 e poi, dopo una meta di Zugo, 27-19, con la meta dell’anno: ripartenza dai propri 22 con un turnover, palla in verticale fino a metà campo, apertura su Tommaso che con un cross-kick di pregevole fattura lancia Leo in meta sulla fascia. Applausi scroscianti dal numeroso pubblico accorso per l’occasione. Zugo però non ci sta, accorcia nuovamente anche se i nostri trovano un’ulteriore meta per un 32-26 a pochi minuti dalla fine. I nostri difendono bene, trovano anche delle penalità a favore ma in ultimo non comprendono l’importanza di affossare la partita. L’ultimo possesso non viene buttato fuori e Zugo non si fa pregare segnando la meta del possibile sorpasso alla bandierina. Serve una trasformazione che, da posizione davvero difficile, non arriva. La partita si chiude sul 32-31, premiando il cuore e la grinta dei nostri ragazzi. Al di là del finale thrilling, resta una partita davvero eccezionale e uno spot per il rugby giovanile. Il pubblico si è divertito e i coach non possono avere rimproveri per i ragazzi che hanno giocato anche oltre le loro capacità tecnico-tattiche. Probabilmente un pareggio sarebbe stato più giusto, ma il rugby è sport onesto e premia sempre la squadra migliore. Zugo può comunque uscire a testa alta, la loro organizzazione di gioco è invidiabile e sicuramente dispongono di alcune individualità fuori categoria. Ma oggi hanno trovato un Rugby Lugano, Valcuvia e Rosafanti, in formato extra lusso, che ha concesso davvero poco e probabilmente, senza alcune ingenuità, avrebbe sicuramente evitato il finale drammatico a cui si è sottoposto. Bravi tutti, ma ora non è finita: restano ancora diverse partite prima della fine della stagione!

  • Edimen Rugby Lugano : finita la serie positiva

    Friborgo alla fine la spunta ed espugna Lugano: 30 a 34 l’amaro finale. Risale al settembre del 2016 l’ultima sconfitta tra le mura domestiche per i bianconeri, che escono dal match con non pochi rimpianti. Ma si sa, con il senno di poi…. Match strano quello visto a Muzzano con i ticinesi che partono forte portandosi su un parziale di 8 a 0 dopo pochi minuti, ma non riuscendo di fatto mai ad allungare decisamente. Bella pressione e buon gioco sorprendono Friborgo. Poi una serie incredibile di errori, nessun pallone da touche, vera nota negativa del match, tengono in gioco gli ospiti, infine, allo scadere della prima frazione, una difesa, a dir poco approssimativa, manda in meta Friborgo a tempo ampiamente scaduto. Si va a riposo comunque in vantaggio 18 - 17 . Si riprende e Lugano ha venti minuti di totale black out, pesa sicuramente la panchina corta, i soli 18 effettivi di Lugano contro i 23 di Friborgo si fanno sentire, così come il cambio forzato di Campopiano e Bachmann e gli ospiti allungano fino al 18 a 34 quando siamo a soli 15 minuti dalla fine del match. Qui Lugano torna a crederci, macina gioco, segna due mete e si porta sotto di soli 4 punti, quando ha l’ultima palla del match da touche a pochi metri dalla linea avversaria ma Pellegrino, in giornata no, sbaglia l’ennesimo lancio e l’arbitro fischia la fine. Forse i ticinesi ,per voglia e coraggio, avrebbero meritato la vittoria al fischio finale, sarebbe bastata un po’ di fortuna e se l’arbitro, tra l’altro buona la sua prestazione, avesse visto un netto in avanti sulla meta avversaria o avesse concesso la giusta meta di punizione su placcaggio al collo di Alomia lanciato verso la segnatura… Occorre però accettare la legge dello sport e l’amara sconfitta che però era nell’aria: due settimane fa Lugano causa mancanza giocatori ha rinunciato alla trasferta a Monthey e come detto, oggi, solo diciotto in lista gara in una partita casalinga. Con una serie di partite così fitte e la fisicità del campionato svizzero, la coperta sempre più corta comincia , in negativo, a farsi sentire. Ora l’obiettivo è pensare, già dalle prossime partite a costruire al meglio la stagione che verrà, recuperare giocatori e chiudere un campionato, dominato prima della pausa invernale. E’ già tempo, perciò, di guardare al prossimo match, fuori casa, a Chaux de Fonds, sabato prossimo. Formazione 15 Mazzi 14 Vacher 13 Bachman(Leonardi), 12 Zuger , 11 Alomia , 10 Serventi, 9 Iandiorio, 8 Vettorel, 7 Agustoni, 6 Cremonesi , 5 Pellegrini (Gianini) , 4 Polti, 3 Cocchiarella, 2 Campopiano(Di rosa) , 1 Santarelli N.E: 0 Marcatori: Mete: 1 Vettorel, 1 Tecnica 2 Mazzi Trasf: 2 iandiorio C.P: 2 Drop: 0 Cartellini: Bianchi : Gialli: 0 Rossi: 0 Mom: Serventi

  • Sempre difficile rinunciare a giocare

    Domenica 22 aprile la U14, in franchigia con Valcuvia e Rosafanti, sarebbe dovuta scendere in campo a Würenlos per la prima giornata di del campionato svizzero. Purtroppo, a causa di diverse defezioni, i coach hanno deciso di rinunciare alla trasferta, seppure Zugo si fosse offerta di prestare alcuni giocatori. Queste rinunce non sono mai semplici. Da una parte vi è comunque il desiderio di onorare l’impegno e dare la possibilità ai ragazzi di scendere in campo, dall’altra vi sono ragioni di buon senso, quali evitare una lunga trasferta per pochi intimi e motivazioni tecniche. Il coach si ritrova tra Scilla e Cariddi, perché comunque i valori dello sport non aiutano. Difatti, il rispetto per l’avversario imporrebbe di andare, ma allo stesso tempo il rispetto per la competizione, garantendo una squadra competitiva, consiglia di restare a casa. Dopo una lunga giornata di riflessione, nella quale sono state valutate tutte le opzioni e verificati gli effettivi, la decisione è stata presa. Togliendo tutte le ragioni del cuore, che spingevano per recarsi a Würenlos, resta una lucida analisi della situazione. 8 effettivi, per quanto allenati e bravi, non sono sufficienti, seppure mischiati ad altri giocatori, a garantire una prestazione tecnico-tattica di un certo livello. Un compromesso del genere potrebbe essere accettabile solo ad inizio stagione, quando l’obiettivo è far giocare i ragazzi senza particolari aspettative. Oggi, è stato raggiunto un livello tecnico che va oltre il semplice scendere in campo, ma punta ad ottenere una prestazione collettiva di un certo livello. Non per nulla gli allenamenti non hanno più come obiettivo la tecnica individuale ma il gioco tattico e di squadra. Non realizzare questi obiettivi in partita, sarebbe molto frustrante per giocatori e allenatori. In conclusione, le ragioni tecniche sono superiori a quello che potrebbero essere i valori rugbistici. La formazione è fondamentale e la partita è l’esame di maturità di quanto viene lavorato negli allenamenti. Bisogna anche considerare che la programmazione attuale è intensa, probabilmente siamo incappati in una congiuntura sfortunata. Ci auguriamo che non si verifichi più e che i prossimi appuntamenti si possano svolgere regolarmente. Un grazie a tutti i ragazzi e genitori per lo sforzo fatto fino all’ultimo per garantire la presenza, come pure allo Zugo per la propria disponibilità.

  • Edimen Rugby Lugano : Vittoria a Losanna

    Vittoria con più ombre che luci in quel di Losanna, contro il modestissimo Albaladejo , squadra giovane e inesperta. I bianconeri, pur giocando un rugby lontano dai propri standard, ottengono il bonus dopo un quarto di gara chiudendo di fatto i conti: finale 7 a 41. Nonostante il sonoro risultato, la partita, brutta e senza ritmo, ha visto un Lugano sottotono e incapace di proporre gioco, Unico a salvarsi dalla trasferta, il rientrante Campopiano, che nell’inedito ruolo di centro, ha portato un po’ di vivacità al match oltre a due belle marcature. Non può essere un alibi la mancanza di giocatori e diversi elementi schierati fuori ruolo, le scelte di gioco sbagliate, un secondo tempo non all’altezza del blasone bianconero, preoccupano in vista del match di domenica prossima contro Friborgo in cui in palio c’è la leadership del girone. Difficile per Coach Borghetti analizzare un match dove, davvero, viene complicato salvare qualcosa, se non il risultato finale. Occorre lavorare sul ridare fiducia a questo gruppo, che deve e può osare di più in campo, riproponendo un rugby bello da vedere e da giocare e ad un ritmo decisamente più alto. Formazione 15 Mazzi 14 Leonardi, 13 Bachmann (Rallo), 12 Campopiano, 11 Alomia , 10 Serventi, 9 Iandiorio, 8 Vettorel, 7 Di Rosa, 6 Zuger (agustoni) , 5 Pellegrini , 4 Polti, 3 Cocchiarella, 2 Cremonesi, 1 Santarelli N.E: 0 Marcatori: Mete: 2 Campopiano, 2 Cremonesi, 1 Alomia, 1 Serventi, 1 Cocchiarella Trasf: 3 iandiorio C.P: = Drop: 0 Cartellini: Bianchi : Gialli: 1 Cremonesi Rossi: 0 Mom: Campopiano

  • Un prestazione eccezionale per gli U14

    CASSANO VALCUVIA, 14 aprile 2018 - Dopo tanti allenamenti sotto l’acqua, la prima partita casalinga contro Tradate della franchigia U14 Valcuvia-Lugano-Rosafanti è baciata finalmente dal sole e da una giornata mite. I ragazzi sono carichi: il numero di convocati è importante, 23 giocatori a referto (8 Lugano, 9 Valcuvia e 6 Rosafanti), ponendo graditi problemi di abbondanza ai coach. Si decide di costruire due squadre più o meno equilibrate, garantendo ad ogni ragazzo almeno 20-25 minuti di gioco sui 50 previsti. La partenza è davvero ottima. In 30’’ i nostri ragazzi sono in meta, dando via ad un primo tempo di rara e pregevole fattura, giocando davvero di squadra (ottimi i sostegni e la gestione dei punti di incontro) e proponendo anche un rugby frizzante e tonico. La difesa di dimostra pure solida: infatti, le troppe penalità concesse (10 solo alla fine del primo tempo) e le fasi statiche non eccezionali (al termine della partita saranno 10 Line out persi su 11 e 7 mischie perse su 12) consentono a Tradate di restare aggrappati al match. Ma il gran numero di placcaggi messi a segno (60) consentono ai nostri di chiudere un primo tempo eccezionale con un eloquente punteggio di 39-0. Nel secondo tempo i cambi mischiano le carte in tavola e subentra purtroppo un certo sentimento di appagamento che consente a Tradate di rifarsi sotto in meno di 10 minuti, mettendo a segno 3 mete che li riportano in partita. I coach danno la sveglia ai ragazzi, operando alcuni cambi tattici, e i risultati sono tangibili dato che la franchigia ritrova la verve perduta e segna altre 3 mete chiudendo il match 54-17. Al di là del rilassamento nel secondo tempo e un numero esagerato di penalità (17 a fine partita, se in U14 si calciasse sarebbero stati almeno 30 o 40 punti regalati agli avversari), la prestazione può considerarsi ottima. La linea di difesa comincia a prendere forma e precisa e la gestione del pallone è davvero buona. Infine, va fatta una menzione speciale a Niccolò Gianella. Lanciato nella mischia nell’inedito ruolo di mediano, ha offerto una bellissima prestazione con una gestione dei punti di incontro finora mai vista, che ha facilitato il compito dei compagni in attacco. Non è d’uso nominare il man of the match, ma oggi facciamo volentieri un eccezione!

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