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  • Primi miglioramenti della U14

    LUGANO, 28 ottobre 2018 - Nell’inedita cornice dello stadio Cornaredo e sotto una pioggia battente, la franchigia U14 Lugano-Unni Valcuvia-Rosafanti torna in campo per la fase regionale del campionato svizzero. Gli avversari sono i soliti Rugby Zugo e la franchigia Rugby Zurigo-Würenlos. Questa volta però i nostri sono quasi al completo, ben 18 ragazzi a disposizione dei coach. La prima partita è contro Rugby Zugo, avversario complicato e difficile, per il suo gioco molto veloce e una organizzazione tattica di ottimo livello. In questo inizio stagione sempre partite sofferte e anche brutte batoste. Ma oggi i ragazzi sembrano particolarmente ispirati e la partita è giocata alla pari, con Zugo che fatica a venire a capo dei nostri ragazzi. Difatti, l’intensità difensiva è molto elevata e solo grazie ad una disattenzione gli avversari trovano una meta. Ma sul finire del primo tempo, ecco il meritato pareggio. Il secondo tempo è molto più combattuto. Rugby Zugo approfitta di un inizio non brillante per portarsi in vantaggio e raddoppiare le distanze, ma nonostante ciò i nostri lottano su ogni pallone, chiudendo 3-5 la partita. La seconda partita contro Rugby Zurigo-Würenlos purtroppo non è brillante quanto la prima. Forse la stanchezza o l’avvio incerto portano i nostri ragazzi a giocare in modo imbarazzante, dimenticando i placcaggi in panchina e ogni possesso è subito perso. I coach richiamo i ragazzi a mettere in campo una migliore qualità e la strigliata sembra sortire gli effetti desiderati, con i ragazzi che giocano un secondo tempo migliore, anche se con qualche pecca. La partita finisce sul 2-8, un risultato severo ma giusto per quanto visto in campo. Tutto sommato la giornata è positiva. La prima partita ha dimostrato ai ragazzi che possono giocarsela alla pari con avversari complicati. Resta però una certa mancanza di continuità nel proprio livello di gioco e soprattutto una gestione della collisione con l’avversario poco efficace, in postura alta che consente all’avversario di portare un semplice blocco a spegnere la forza di penetrazione e soprattutto impedire la costruzione di un punto di incontro veloce. Resta poi da risolvere il rebus della mediana che non offre un ritmo di gioco e scelte tattiche convincenti. C’è quindi ancora tanto da lavorare, vi sono miglioramenti ma resta da impegnarsi ancora a fondo su certi fondamentali. Alcune note finali: la prima è l’uomo partita che è stato nominato Berni dei Rosafanti; l’unico ad aver giocato 4 tempi e non 3 e che ha lottato come un leone, considerato che era alla prima partita. La seconda è un ringraziamento alla Divisione sport di Lugano, che ha messo a disposizione il campo vista l’indisponibilità di Muzzano. Ancora, un grazie ai ragazzi della prima squadra che sono venuti a sostenere i nostri giovani. Infine una storia a lieto fine: un ragazzo di Zugo è uscito dal campo con l’ambulanza, ma alla fine niente di rotto, solo una brutta contusione.

  • Mattone su mattone viene su la casa

    Un movimento sportivo nasce e cresce con il lavoro svolto nel settore giovanile: per noi un investimento che questo ultimo fine settimana ha dato dei frutti interessanti A pochi giorni dall'inizio del Test Match dove vedremo impegnate le maggiori squadra del pianeta ad affinare i loro schemi e a poche settimane dall'inizio del Sei Nazioni che punto si può fare del Rugby? Gli esperti ci raccontano nei loro articoli e nelle loro interviste di un gioco più dinamico del passato, che ha subito un’evoluzione paragonabile con la rivoluzione calcistica degli anni 80 del secolo scorso ad opera delle squadre olandesi: un gioco globale quasi “senza” più ruoli; più spettacolare; più veloce e dove gli atleti non hanno più nulla da invidiare in completezza e prestanza fisica con quelli di sport simili. Ma cosa serve per arrivare alle nostre latitudini a questi risultati in uno sport povero di risorse? Viene da rispondere con il ritornello di una canzone per bambini “Mattone su mattone viene su la grande casa”. È proprio così: se si vuole crescere bisogna avere uno sguardo che mira in alto, verso obiettivi elevati, e al contempo bisogna essere anche molto concreti e investire attraverso un lavoro serio. Lo si è visto accadere lo scorso fine settimana, con la prima squadra che ha vinto a Friburgo, contro un avversario di tutto rispetto, e anche con i ragazzi del nostro movimento giovanile che hanno iniziato a impilare i loro primi mattoni. Nella vicina Penisola sabato scorso infatti la Under 16 era impegnata con la franchigia che vede riuniti i propri atleti assieme a quelli degli Amatori Tradate, quelli degli Unni di Cassano Valcuvia e con i giovani dei Rosafanti ed è stata vista imporsi nei confronti delle Volpi Viscontee (ex Rugbybio) di Cusago per 25 a 17. In passato non sarebbe stato difficile uscire sconfitti in una competizione simile … ma il risultato “quasi” non conta. Era la prima di campionato e sappiamo che il percorso è ancora lungo (e non possiamo sempre rifugiarci nel preverbio “Chi ben comincia è a metà dell’opera” rischiando di nutrire delle false speranze) ma si sono viste cose interessanti: soprattutto si è potuto vedere per lunghi sprazzi del buon rugby e dei ragazzi contenti nel praticarlo nonostante l’intensità del gioco (ormai elevata) e la fatica. Sempre durante lo stesso fine settimana, mentre la Under 14 ha goduto di una pausa di campionato, i giovanissimi dell’Under 12 hanno provato l'ebrezza della prima volta e questo nel campo di Cassano Valcuvia in un torneo triangolare. Nonostante la sconfitta i nostri “Bravi Ragazzi Luganesi” hanno fornito una prestazione più che dignitosa fornendo preziose indicazioni ai coach per indirizzarli verso una crescita proficua. Alla fine quello che conta è che ragazzi abbiano potuto godere del giocare assieme divertendosi passandosi tra loro un ovale per raggiungere assieme la meta: senza rendersi conto hanno iniziato a costruirsi la loro casa nel rugby. Prima di concludere un pensiero va all’estremo della nostra Under 16: forza Giovanni ti aspettiamo in campo non appena ti sarai rimesso dal tuo infortunio al braccio.

  • Rugby Lugano espugna Friborgo

    Ottima prestazione dei ticinesi che tornano da Friborgo con una netta e meritata vittoria, 3 a 24 il finale. Partita dura, con i padroni di casa che per tutto il match tentano di imporre la propria fisicitá. Il gioco monotema, passaggio e dentro a sfondare, alla fine non paga. Lugano, attento in difesa, ha il merito di trasformare in punti ogni azione nei ventidue avversari , prima con il piede di Iandiorio, preciso nei piazzati, poi da touche con una giocata che sorprende gli avversari. Poco prima un’ottima azione alla mano non viene finalizzata perché un giocatore bianconero posa la palla prima della linea di meta, confuso dalla segnatura del campo. Ad inizio secondo tempo, una touche a pochi metri dalla linea ticinese rischia di rimettere in discussione il risultato, ma viene mal giocata da Friborgo. Sventato il pericolo, da qui Lugano controlla e domina il match, la squadra, quadrata e sicura in campo, guidata da un Iandiorio, ottimo nelle scelte e sempre attento nella gestione dell’ovale, concretizza la supremazia con la meta di Santarelli a coronamento di un azione iniziata dall’esordiente argentino Julio da poco entrato in campo. Coach Matarese, pur soddisfatto della prestazione dei suoi, mette l’accento su alcuni piccoli errori, particolari che, a detta sua, avrebbero portato a chiudere i conti molto prima e ad un punteggio ancora più largo, come alcuni passaggi forzati o per contro l’aver tenuto troppo il pallone. Sposando la filosofia di un grande all blacks che disse “alla fine il rugby é un gioco semplice è come correre in un bosco ed evitare di scontrarsi con gli alberi” il coach luganese in alcuni momenti avrebbe preferito un gioco meno conservativo. Detto questo, festa finale a godersi la vittoria su un campo mai violato dai ticinesi, ancora un mattone importante nella crescita del club. Ora testa e gambe al prossimo match in casa domenica a Muzzano ore 15. Formazione 15 Altieri 14 Alomia(Kleiner) 13 Mazzi (Ponce de Leon), 12 Calvaresi , 11 Leonardi , 10 Serventi, 9 Iandiorio, 8 Vettorel, 7 Pellegrini(Ippolito), 6 Cattini(Agustoni) , 5 Gianini, 4 Polti, 3 Di Rosa, 2 Cremonesi, 1 Santarelli A. N.E: Santarelli F. Marcatori: Mete: 1 Cremonesi, 1 Santarelli A. Trasf: 1 Iandiorio C.P: 4 Iandiorio Drop: 0 Cartellini: Bianchi : 1 Gialli: 0 Rossi: 0 Mom: Iandiorio

  • Rugby Lugano vittorioso a Berna

    Partita a senso unico per i nostri ragazzi impegnati oltre Gottardo contro RC Bern. Dopo un primo tempo sottotono i luganesi di coach Matarese e Giuliani mettono il turbo terminando il match sul risultato di 80 a 5 Formazione 15 Altieri 14 Leonardi, 13 Zuger (Santarelli F), 12 Mazzi (Calvaresi), 11 Kleiner, 10 Serventi, 9 Iandiorio, 8 Vettorel, 7 Pellegrini (Cattini), 6 Di Rosa , 5 Gianini, 4 Polti, 3 Cocchiarella, 2 Cremonesi, 1 Santarelli A N.E: 0 Marcatori: Mete: 3 Altieri, 2 Cocchiarella, 1 Kleiner, 1 Serventi, 1 Zuger, 1 Leonardi, 1 Di Rosa, 1 Santillo, 1 Dies, 1 Strano Trasf. : 11 iandiorio C.P: 2 iandiorio Drop: 0 Cartellini: Bianchi : Gialli: Rossi: Mom: Zuger

  • Chi ben comincia è a metà dell'opera

    Siamo abituati da anni e inizi di stagione piuttosto timidi. Il passaggio di categoria di molti ragazzi comporta agli allenatori da sempre di dover ridefinire e riassestare le formazioni: questo è ancor più evidente quando all’interno di una franchigia la compagine è composta di giocatori appartenenti a diverse squadre e non vi è la possibilità di allenarli regolarmente tutti assieme. In partita questo lo si paga particolarmente quando gli avversari sono invece una squadra unica, dove i giocatori sono abituati ad allenarsi spesso e assieme, e che per questa ragione è molto affiatata. I nostri meccanismi di gioco devono ancora essere affinati, e ciò avverrà sicuramente con il proseguire della stagione, ma non si può perdere tempo. Non ci sono scuse: con i “ma” ed i “se” i grandi architetti del passato non avrebbero costruito le opere che ancora oggi possiamo ammirare (acquedotti, anfiteatri e cattedrali). Oggi i nostri ragazzi erano impegnati con la maglia del Tradate in un'amichevole a Lainate contro la squadra locale. Nonostante la sconfitta per 12 mete contro 2 i nostri hanno mostrato un gioco più che dignitoso per più di metà della partita e hanno fornito alcuni spunti di riflessione. I placcaggi sono un elemento certamente da migliorare anche dal punto di vista tecnico per togliere le paure anche a chi, per costituzione fisica, naturalmente si trova in difficoltà ad affrontare i Marcantoni avversari. I passaggi sbagliati e gli errori devono essere ridotti al minimo... ma soprattutto i nostri ragazzi devono avere una maggiore fiducia in loro stessi, dimostrare una grande determinazione e tirare fuori quella grinta che hanno dimostrato alcuni loro compagni che militano nelle squadre di oltre confine della nostra franchigia. Quello che consola e da slancio al cuore è che chi è sceso in campo ha mostrato un serio desiderio giocare a rugby “assieme”, ancora di più di 2 settimane fa quando abbiamo vinto contro Orio al Serio per 12 mete a 11. Quindi …. forza ragazzi mettiamocela tutta perché avete già tutto quello che vi serve: basta metterci il cuore! Un augurio sincero a Giovanni e Valentino che oggi ci sono infortunati: tornate al più presto nei ranghi: ognuno di voi è importante per affrontare questa bella avventura. Complimenti in particolare a Joël per la grinta con cui ha giocato e per la prima meta che ci ha regalato; per chi scrive: the man of the match.

  • Una U14 dai due volti a Zurigo

    ZURIGO, 7 ottobre 2018 - In una domenica di inizio autunno si torna in campo nel bell’impianto di Fluntern, contro Rugby Zugo e Rugby Zurigo con Würenlos. Purtroppo la franchigia Rugby Lugano-Unni di Valcuvia si presenta a ranghi ridotti, un uomo in meno rispetto ai 12 necessari in campo. Assenze di un certo peso e alcuni infortuni dell’ultimo minuto, costringono a presentarsi con un effettivo appena sufficiente. Le premesse quindi non sono le migliori, ma in campo si va lo stesso, in rispetto degli avversari che hanno organizzato il match e dei giocatori che hanno risposto presente alla convocazione. La prima partita è contro Zugo. Le aspettative non sono certo le migliori, la formazione è rimaneggiata e diversi sono gli esperimenti in campo. Pronti via e un errore sul calcio d’inizio manda in meta gli avversari. È il preludio ad un match tutto a senso unico, in favore della sempre ottima compagine di Zugo. I nostri semplicemente non sono in campo e più che un incontro di rugby è un festival degli orrori offerto dai nostri. Placcaggi sbagliati, scarsa combattività e la completa assenza di un gioco di squadra sono gli ingredienti di una débâcle che ha poche attenuati, se non qualche piccolo infortunio e le sopraccitate assenze. Ma la seconda partita, contro la franchigia Rugby Zurigo-Würenlos è quella del riscatto. Finalmente, con 30’ di ritardo, i ragazzi mettono in campo quanto di buono fanno in allenamento, limitando gli errori e le penalità ma soprattutto giocando di squadra. Ne consegue un match di pregevole fattura, con ottime azioni e soprattutto con una tenuta difensiva buona che ha concesso poco agli avversari. Coach contenti, anche se resta il rimpianto di aver concesso a Rugby Zugo una partita facile e buttato via un’occasione per dimostrare ai coach le proprie capacità. È davvero difficile capire cosa sia successo nella prima partita. Forse una certa sudditanza psicologica, forse il viaggio lungo o magari più semplicemente un’entrata in materia pessima. Tuttavia per i coach è stato importante osservare una reazione, capace di mostrare che i ragazzi sanno giocare a rugby, cosa che nella prima partita non è emersa. A simbolo di questa attitudine, è stato eletto man of the match Stefano, che ha iniziato a lottare sin dal secondo tempo della partita contro Zugo, anche se ha un po’ predicato nel deserto. Quel che è certo è che c’è ancora molto lavoro da fare e soprattutto sarà necessario anche presentarsi ai prossimi appuntamenti più numerosi.

  • Un weekend con Amatori Genova

    LUGANO-MUZZANO, 29 e 30 settembre - Fine settimana speciale per il settore giovanile del Rugby Lugano. Per due giorni sono stati ospitati i ragazzi della U14 dell’Amatori Genova. Un’occasione importante per favorire quello scambio di esperienze e contaminazione di stili rugbistici per migliorare costantemente il proprio gioco. Nella giornata di sabato, dopo aver fatto visitare Lugano ai giovani genovesi, allenamento tutti insieme con una grigliata serale molto apprezzata, durante la quale sono anche arrivati i ragazzi di Würenlos. Davvero una bella serata, dal forte spirito comunitario con i giocatori di oltre Gottardo ben accolti e integrati rapidamente nei giochi e nelle discussioni di serata. Il giorno dopo, con l’arrivo dei ragazzi di Zugo e degli Unni Valcuvia, triangolare tra Amatori Genova, Rugby Lugano con Unni Valcuvia e Würenlos, RC Zugo. La prima partita tra i nostri ragazzi e quelli di Genova è stata molto interessante. Dopo un primo tempo dominato da Lugano, con Amatori Genova che trovano una meta contro l’andamento del gioco, nel secondo i ragazzi di Genova alzano il livello, mettendo a segno altre 3 segnature per un 28 a 0 finale. La seconda partita è stata davvero di livello. Una lotta a tutto campo molto pregevole tra Amatori Genova e RC Zug terminata con un salomonico 5-5. Infine una partita che ormai è sempre più un classico: Rugby Lugano - RC Zug che ha visto i nostri ragazzi protagonisti di un buon avvio, una parte centrale poco positiva e un finale tutto cuore e grinta per chiudere sul 38-12 in favore degli ospiti. Al di là dei risultati, cominciano a vedersi dei miglioramenti nel gioco dei nostri ragazzi. Hanno tenuto testa a Genova per un tempo interno e contro Zugo, dopo avere subito 10 mete nello scorso fine settimana, lo scarto si è ridotto a 6 mete, segnandone due. Ci sono ancora tante cose da migliorare (una maggiore efficacia in fase di placcaggio e un ruck più solido), ma la strada è quella giusta. Man of the match Alec di Würenlos, non solo per l’ottima prestazione, ma soprattutto perché ha saputo credere fino alla fine della partita di poter segnare una meta a Zugo (poi divenute 2). Ma la competizione contava poco. Si è vinto fuori dal campo con un’organizzazione impeccabile grazie al sostegno di Muzzano (che ha contribuito ad alloggiare Genova alla PCI e dato una mano con la grigliata), al gruppo genitori del club che ha preparato cena, colazione e terzo tempo e infine un grazie a Seba, Marco, Alberto, Leo e Juan per l’aiuto dato sul campo (preparazione e arbitraggio). Da ultimo un grazie anche ai ragazzi U16 che sono venuti a sostenere i compagni di allenamento dopo che la loro partita del pomeriggio è stata annullata in mattinata.

  • Ritorno in campo degli U16

    Sabato l’under 16 si è ritrovata finalmente insieme per la prima amichevole stagionale: l’occasione è l'incontro organizzato con il Rugby Orio a Seriate, in modo da continuare l’amicizia nata lo scorso anno quando sempre nel precampionato furono invitati per il triangolare a Vizzola Ticino. Più di una ventina di ragazzi dei quattro club Lugano, Rosafanti, Tradate e Valcuvia a consolidare una collaborazione delle società del territorio che anno dopo anno si rafforza sempre di più. Ottima la prova dei giocatori di Lugano che nonostante qualche automatismo ancora da affinare sono andati a segno a ripetizione sia con azioni individuali che con interessanti movimenti collettivi; da migliorare invece la tenuta difensiva e i placcaggi individuali. Prossimo appuntamento domenica 30 settembre a Cassano Valcuvia per il quadrangolare under 16 con Volpi Viscontee, Gattico e Lainate. Giocatori scesi in campo: Lugano: Stefano, Gionata, Jona, Matthieu, Davide, Giovanni, Lorenzo Rosafanti: Elia Tradate: Filippo, Manuel, Joey, Joel, Simone, Tommaso, Gabriele, Pierpaolo Valcuvia: Tommaso, Lorenzo, Valentino, Riccardo

  • Buona Prestazione del Rugby Lugano a Monthey

    Buona prestazione dei nostri ragazzi nella trasferta vallesana di Monthey. 37 a 5 il risultato finale, dopo una partita giocata su alti ritmi dove l'atleticità e l'intelligenza dei luganesi ha avuto la meglio sulla fisicitá dei vallesani. Formazione 15 Altieri, 14 Leonardi (Kleiner), 13 Mazzi, 12 Zuger, 11 Alomia, 10 Serventi, 9 Iandiorio, 8 Vettorel, 7 Cattin (Pellegrini), 6 Cremonesi, 5 Gianini, 4 Polti, 3 Santarelli, 2 Cocchiarella, 1 Di Rosa N.E: 0 Marcatori: Mete: 3 Cremonesi, 1 Altieri, 1 Kleiner, 1 Alomia Trasf. : 2 Iandiorio C.P: 1 Iandiorio Drop: 0 Cartellini: Bianchi : 0 Gialli: 0 Rossi: 0 Mom: Santarelli

  • Buona la prima per la U14

    WÜRENLOS, 23 settembre - In una domenica dal retrogusto estivo, 9 U14 sono scesi in campo per il primo incontro regionale NSRV del campionato svizzero. Due partite contro RC Zug e RC Zurigo-Würenlos per un debutto davvero con i fiocchi. I veterani Marko, Michele, Michael e Riccardo sono stati accompagnati dai debuttanti Fabio, Stefano, Ryan, Simon e Simone, alla loro prima partita ufficiale. La prima partita, contro RC Zurigo-Würenlos, si è svolta con l’aiuto di alcuni giocatori dello Zugo (Maria, Alex e Clive). L’incontro non è certo iniziato nel migliore dei modi, pronti via e palla persa che porta alla meta degli avversari. Probabilmente un po’ l’emozione e il fatto di affrontare per la prima volta un vero avversario frena i nostri. Ma dopo aver preso le misure, ecco che i nostri alzano il proprio livello e ritmo di gioco, mettendo in forte difficoltà Zurigo e Würenlos e ben presto lo score migliora. Al termine la sconfitta è di misura: 15-22, ma la prestazione tutto sommato buona. La seconda partita invece si gioca a 15 contro Zugo, come sempre ricca di giocatori. Würenlos si unisce ai nostri per formare una squadra inedita. Il match è di quelli difficili: da sempre gli avversari mettono in campo una grande organizzazione e soprattuto alcuni elementi tecnicamente e fisicamente dotati. È sicuramente difficile affrontarli, ma i nostri lottano su ogni pallone, cercando di mettere in difficoltà gli avversari. Alla fine Zugo dilaga con 10 mete segnate, ma ogni segnatura è sudata e complicata. Al termine della giornata coach Nicola è soddisfatto. Gli obiettivi, visti i tanti debuttanti, erano ovviamente minimi e sono stati raggiunti e superati dai ragazzi che hanno messo in campo tutto quello che avevano. Sicuramente si può e si deve fare meglio, ma la stagione è all’inizio e il tempo per migliorare c’è tutto. Nota di merito alla fine per Riccardo: non è stato facile scegliere il man of the match, ma se si pensa alle difficoltà che aveva l’anno passato, oggi ha fatto un salto di qualità importante, dimostrando come con tanto lavoro in questo sport si può costantemente migliorare e crescere nel proprio gioco.

  • Cinque ragazzi (+1) del Rugby Lugano U14 campioni nazionali!

    ZURIGO, 16 giugno - CAMPIONI SVIZZERI! La selezione U14 della NSRV vince la finale nazionale di categoria! Un titolo ampiamente meritato, al quale hanno contribuito anche 5 ragazzi di Lugano: Davide, Marko, Matthieu, Michele e Niccolò (con Sasha infortunatosi il giorno prima della semifinale) sono scesi in rappresentanza del nostro club, ben comportandosi e mettendo la ciliegina sulla torta di una stagione splendida per la giovanile del club. Gli avversari, la selezione dell’area di Ginevra (comprendente ragazzi dai club di Hermance, Avusy, PLO, CERN e Servette) poco hanno potuto contro la selezione della Nord Svizzera (oltre a Lugano, Zugo, Zurigo, Winterthur, Würenlos e Sciaffusa). Dopo un primo tempo combattuto, terminato 12-5, nel secondo tempo la NSRV ha alzato il proprio livello di gioco e letteralmente dominato l’incontro, non lasciando più avvicinare gli avversari alla propria area di meta e segnando 6 mete a chiudere la finale in proprio favore per 46-5. I nostri ragazzi hanno giocato bene, in particolare Niccolò ha segnato una meta e Davide ha effettuato diversi break importanti, fornendo un assist e infine effettuando un placcaggio decisivo. Marko, Michele e Matthieu hanno pure contribuito giocando senza errori e mettendo l’anima per portare a casa la coppa. Un premio davvero meritato per questi ragazzi, a cui si unisce Sasha che non si fosse infortunato prima della semifinale sarebbe sceso in campo pure lui e dunque ha accompagnato il team nella finale. Si chiude così una stagione memorabile per la U14 e la giovanile del club. Una stagione di rilancio dopo alcuni anni di stagnazione, causato da effettivi ridotti e anche dalla ricerca di una propria dimensione. La speranza dello staff della giovanile è che questo 2017-18 sia un importante punto di partenza, che contribuisca a un definitivo sviluppo del rugby giovanile a Lugano e in Ticino.

  • Fine di stagione dolce-amaro per la franchigia Valcuvia-Lugano-Rosafanti

    CASSANO VALCUVIA, 9 giugno - A inizio estate si gioca l'ultimo impegno della franchigia che tanto bene ha fatto in stagione. Gli organici si presentano con il massimo numero di ragazzi possibile, compatibilmente con gli impegni di chiusura scolastici e non. Vi sono dunque alcune assenze di peso, ma la voglia è sempre la stessa, nonostante le temperature relativamente elevate rispetto all'abituale. Gli avversari ospiti sono il CUS Milano 2 e il Tradate. Nota particolare: Tradate è allenata da Ivan, dunque si assiste ad una sfida nella sfida. La prima partita è con CUS Milano 2. Formazione davvero buona, con alcuni elementi di qualità (il 10 e l'8 in particolare) e un impianto di gioco davvero collaudato. Per i nostri ragazzi la partita è sicuramente difficile, ma purtroppo viene complicata dalla scarsa verve odierna. Difatti si vedono errori banali e poco usuali, che costringono a giocare continuamente in difesa e senza particolari opportunità in attacco. Il piano di gioco (placcaggio efficace per la difesa e forte sostegno in attacco ai portatori di palla) resta a bordo campo, nelle parole degli allenatori, e il gioco va a sprazzi. Dopo un primo tempo tutto sommato comunque salvabile (il risultato è di 12-24), la barca affonda definitivamente nel secondo tempo, quando gli avversari alzano ulteriormente i ritmi e i placcaggi dei nostri spariscono dal campo. 19-49 il punteggio finale per l'ottima compagine milanese. La seconda partita con Tradate è sicuramente più alla portata, ma non meno impegnativa. Ivan mette in campo molto bene i propri ragazzi, che, insieme alla giornata no dei nostri, trovano subito un buon gioco e tante opportunità per segnare, chiudendo il primo tempo avanti 14-24. Ormai sfiduciati, gli allenatori nel secondo tempo rivoluzionano completamente la formazione, con tanti esperimenti e giocatori in ruoli inediti (tanto ormai la giornata è negativa, tanto vale provare cose nuove). Probabilmente dover improvvisare aiuta i nostri ragazzi che riprendono (finalmente!) in mano il piano di gioco schiacciando gli avversari nella propria metacampo e trovando ribaltando il risultato all'ultimo minuto di gioco, chiudendo 31-29 e quindi trovando una vittoria tutto sommato bella. Resta comunque una giornata poco felice dal punto di vista del gioco. Sicuramente hanno concorso tanti fattori: alcune assenze "pesanti", il caldo, una certa stanchezza fisiologica, l'appagamento di una stagione comunque eccellente. I coach hanno sottolineato come probabilmente, adottando il piano di gioco per 4 tempi e non solamente 1, l'epilogo poteva essere diverso. Ma oggi va bene così, c'è stato poi il risotto di chiusura e la consegna della maglia celebrativa. Una nota finale comunque andrebbe fatta sull'arbitro. Buona la sua direzione, ma nel momento che il nostro Marko ha subito un placcaggio "alla samoana" (ovvero alto e senza l'uso delle braccia) in testa, avrebbe dovuto espellere il giocatore di Tradate. Anche se non era voluto (e infatti il ragazzo ha subito chiesto scusa, ripetendo il gesto poi a fine partita), il placcaggio poteva avere conseguenze ben peggiori di un mal di testa e di un generale disorientamento del ragazzo. Punire duramente questi incidenti aiuterebbe i ragazzi a comprendere che bisogna giocare sempre con una certa attenzione e soprattutto preverrebbe incidenti ben più gravi. Considerato anche che in precedenza aveva utilizzato il cartellino giallo per molto meno (ben 3 sventolati nella giornata odierna!) ma comunque giustamente, in quell'occasione poteva agire con maggiore determinazione. Comunque alla fine Marko sta bene, ma troppo spesso gli arbitri rinunciano a punire con severità i ragazzi sull'idea che "stanno imparando" o "non era comunque voluto".

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