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  • Design a Stunning Blog

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  • Ennesima vittoria in trasferta per i bianconeri

    Vince 45 a 21 Lugano contro Zurigo nel match di campionato, ancora fuori casa. Partita dura dal punto di vista fisico, con i padroni di casa che cercano di sfondare il muro difensivo ticinese. Ne esce un match con poco ritmo, molte mischie e possesso di palla quasi sempre nelle mani di Zurigo. Lugano, in formazione largamente rimaneggiata tra infortuni e impegni personali, ha la pazienza e capacità di attendere il calo di ritmo degli avversari, dare aria al gioco e capitalizzare gli errori con segnature al largo. Tre mete di Leonardi, schierato all’ala a testimonianza di ciò. La prima frazione di gioco si chiude con Lugano in vantaggio per quattordici a zero. Poi una meta subita nel secondo tempo, riapre i giochi, ma, trascinati da un ottimo Polti e da una terza linea sugli scudi, i i bianconeri nel giro di pochi minuti chiudono i giochi con due pesanti segnature. Qualcosa da rivedere nella gestione dei palloni, soprattutto al piede e maggiore attenzione nel finale di partita dove si sono concesse due segnature facili. E’ ancora una buona prova di questo team, capace oggi, di una grande prova difensiva e di trasformare in mete alcune palle recuperate. Ora, ultima trasferta, domenica si va a Monthey, a giocarsi il primo posto in classifica. Formazione 15 Calvaresi, 14 Leonardi (Aspali), 13 Mazzi ,12 Fiala , 11 Alomia (Sabatino), 10 Serventi, 9 Iandiorio, 8 Rastelli, 7 Cuzzolin, 6 Agustoni, 5 Pellegrini (Cattini), 4 Polti 3 Santarelli A. (Santarelli F.), 2 Di Rosa, 1 Cocchiarella N.E : Gianini Mete 3 Leonardi, 1 Santarelli F , 1 mischia, 1 Polti 1 tecnica , 5 trasf Iandiorio

  • RUGBY: Ancora una vittoria con bonus per Lugano

    I bianconeri tornano dall’ostico campo di La Chaux-des-Fonds con un altro netto successo, 11 a 50 il finale. Detto così sembra tutto facile per i ticinesi, in realtà la partita è stata dura e molti sono stati gli errori dei luganesi che avrebbero potuto tranquillamente vincere con un margine di punti ben più ampio, da sottolineare, che l’unica segnatura dei padroni di casa è avvenuta a tempo ormai scaduto. Si temeva il pack avversario, pesante e forte nelle fasi statiche, ma la grande prova della mischia luganese, che ha dominato, sia in touche, che in mischia chiusa, ha di fatto aperto la partita ad altri scenari. Con tanto possesso palla, Lugano, non ha avuto problemi ad andare in meta e realizzare già alla fine della prima frazione di gioco il punto del bonus. Alcune segnature, di ottima fattura, con un gioco di movimento a tutto campo, sono piaciute allo staff tecnico, gioco totale, confermato dal fatto che tre delle otto mete segnate, sono a firma di Cocchiarella e Parry, migliore tra i ticinesi, due piloni che segnano in campo aperto, a coronamento di azioni corali e altre quattro da parte di uomini di mischia in sostegno ai tre quarti . Da rivedere, però, la prova di questi ultimi, che anziché optare per semplici soluzioni hanno sempre cercato di forzare i passaggi, finiti puntualmente in avanti e poco si sono attenuti al piano di gioco concordato. Infine, non è piaciuto il gioco, al limite del regolamento, dei nostri avversari, che hanno reso il match nervoso con molti falli, spesso non sanzionati dal direttore di gara e beffa delle beffe, l’unico cartellino rosso accordato, è andato ad un ticinese per un mani in ruck, valutato, possiamo tranquillamente dire con eccessiva solerzia, sulla faccia di un avversario. Una decisione che lascia l’amaro in bocca e che priverà Lugano di un’ulteriore prima linea, reparto ora in piena emergenza, vista anche l’indisponibilità per infortunio di Santarelli e Niepagen. Spiace dirlo, ma la direzione arbitrale, ha lasciato più di qualche perplessità. Ora già a pensare al prossimo match, domenica, a Muzzano, arriverà Winterthur, finalmente si gioca in casa, dopo un tour de force di tre trasferte consecutive. Formazione 15 Dies (Sabatino), 14 Leonardi (Alomia), 13 Calvaresi ,12 Cuzzolin (Minisini), 11 Fiala, 10 Serventi, 9 Iandiorio, 8 Rastelli, 7 Agustoni (Cattini), 6 Pellegrini (Di Rosa), 5 Polti (Santarelli F.), 4 Gianini, 3 Parry, 2 Cremonesi, 1 Cocchiarella N.E : Aspali Mete: 2 Cocchiarella, 1 Parry, 1 tecnica , 1 Pellegrino, 1 Gianini, 1 Rastelli, 1 Iandiorio Calci di Punizione: 0 Trasformazioni: 5 Iandiorio Gialli: 0 Rossi: 1 Cremonesi MOM: Parry

  • RUGBY: riprendono i campionati

    Esordio in campionato per Lugano che torna da Basilea con il bottino pieno, 11 a 66 lo score finale ,con una buona prova dei bianconeri, nonostante qualche cosa da rivedere nell’impostazione di gioco. La partita è stata tale solo nel primo quarto, quando al vantaggio dopo pochi minuti dei luganesi, 3 -14, ha risposto Basilea con un intercetto dalla propria linea difensiva sino alla meta, un coast to coast che ha avvicinato gli avversari nel punteggio e dato un po’ di carica in più ai giocatori di casa, ma ci pensa subito Iandiorio, che riporta distanza nel punteggio con un piazzato da posizione non facile. Da sottolineare, oltre l’ottima prova del mediano ticinese, anche il 100% delle realizzazioni nei calci dalla piazzola: 9 trasformazioni per altrettante mete segnate e 1 calcio di punizione. Nonostante un po’ di disordine in alcune fasi del match, dove si è cercata più la soluzione personale che di squadra e alcune scelte di gioco da rivedere, tutto sommato, per essere la prima uscita stagionale, è andata decisamente bene. Occasione anche per far giocare tutta la panchina, esordire l’americano Parry, buona la sua prova in prima linea, Sabatino e Rastelli che, anche fuori ruolo, ha fornito un‘ottima prestazione. Continua, sabato, fermo già il campionato, con l’amichevole in Italia, il cammino di questo gruppo, che ha bisogno di continuità per mandare a memoria le nuove modalità di gioco e ritrovare i propri meccanismi. Di scena, alla prima di una squadra totalmente luganese nel campionato svizzero di categoria e questo è bene sottolinearlo è già una vittoria, anche gli U16, sconfitti sul campo di casa da un più organizzato Zugo. Non si devono scoraggiare però i giovanissimi bianconeri, occorre tempo per mettere in campo una squadra tutta nostra, che negli anni passati giocava nel campionato di categoria italiano insieme ad altri due club. Il percorso di crescita del Rugby Lugano sta passando da questo: oggi va in campo una squadra U16 che gioca nel campionato svizzero, tutta composta, o quasi, da giocatori fatti in casa, una U14 che gioca in Italia, e un gruppo di bimbi dai 6 ai 12 anni che scalpitano per entrare in campo, a ciò si aggiunge la proficua collaborazione con la Tasis: i ragazzi della scuola americana, guidati da coach Paul Divani, partecipano agli allenamenti degli U16 ticinesi e alcuni giovani studenti già sono inseriti nella squadra del club. Ovvio che, prima o poi, ci si aspettano anche positivi risultati dal campo, ma fateci gioire, oggi, anche per una sconfitta. Formazione 15 Dies 14 Leonardi, 13 Rastelli (Niepagen), 12 Fialaa, 11 Alomia (Sabatino), 10 Serventi, 9 Iandiorio, 8 Polti (Cattini), 7 Agustoni, 6 Pellegrini, 5 Santarelli, 4 Gianini, 3 Parry, 2 Cremonesi, 1 Cocchiarella (Di Rosa) N.E: 0 Marcatori: Mete: 2 Parry, 1 Polti, 1 Pellegrino, 2 Alomia, 1 Di Rosa, 2 Fialaa, Trasf. : 9 Iandiorio C.P: 1 Iandiorio Drop: 0 Cartellini: Bianchi : 0 Gialli: 0 Rossi: 0 MVP: Iandiorio

  • Un debutto complicato della U16

    MUZZANO, 21 settembre 2019 - L'obiettivo dell'anno era debuttare con la U16 nel campionato svizzero. Il traguardo è stato raggiungo in una giornata perfetta per giocare a rugby: sole, campo in condizioni ottimali e un avversario di valore come Zugo. Le premesse della squadra non sono però del tutto positive: alcuni assenti dell'ultimo minuto costringono a chiedere un prestito a Zugo per arrivare a 15 giocatori e la squadra viene lievemente rimaneggiata. Come per tutti i debutti, non manca l'emozione, che mette i nostri subito in difficoltà. La pressione di Zugo si fa sentire dalle prime battute e i nostri ragazzi faticano ad applicare il piano di gioco degli allenatori (giocate semplici in attacco a trovare un varco veloce e una difesa che salga a fare pressione). La logica conseguenza è uno Zugo straripante che nel primo tempo mette a segno 10 mete, con i nostri ragazzi che vedono la meta avversaria solo in fotografia e giocano poco a rugby, prediligendo scelte individuali e spesso poco logiche rispetto al gioco che sono capaci di esprimere. Nel secondo tempo, con qualche aggiustamento tattico e il richiamo a seguire il piano di gioco, le cose vanno meglio, probabilmente anche per la complicità di Zugo che, approfittando di un largo risultato per sperimentare e evitare infortuni, ovviamente lascia l'acceleratore. I nostri quindi prendono coraggio e trovano una meta che premia la loro voglia di giocare (che non è mai mancata). La partita è molto più equilibrata, ma con il passare dei minuti riprendono i vizi del primo tempo (piano di gioco ignorato, individualismi e scelte poco comprensibili). Così Zugo torna avanti, trova una nuova meta e costringe al giallo Gianella per placcaggio al collo che porta ad una loro seconda segnatura. Nonostante in 14 uomini, i nostri ragazzi non si perdono d'animo, anzi, tornando sempre ad applicare il piano di gioco, ritornano avanti e riescono pure a segnare in inferiorità numerica. Ancora una volta, sul finale, tutto viene nuovamente vanificato dal solito rugby individuale e personale e Zugo chiude la partita con la tredicesima meta, siglando il risultato di 12-89. La squadra è chiaramente in una fase embrionale. Gli allenatori possono sicuramente essere soddisfatti di avere avuto a disposizione 14 giocatori (sarebbero stati 16 senza gli assenti all'ultimo minuto) tutti del club, senza aiuti esterni. Certamente il debutto per molti non è stato semplice e l'avversario forse troppo forte.Tuttavia le aspettative erano lievemente più alte, ad eccezione di alcuni giocatori, molti di loro si allenano e giocano insieme da almeno 2 stagioni e ci si attendeva una maggiore disciplina tattica. Difatti, gli allenatori hanno chiesto soprattutto in difesa di giocare con pressione, cosa che non si è vista, specialmente nelle fasi statiche (touche e mischia), consentendo a Zugo di manovrare con i loro forti trequarti in tranquillità e velocità e sempre sul piede avanzante. C'è quindi ancora tanto da lavorare, in primis gli allenatori devono probabilmente ancora trovare i ruoli giusti per alcuni giocatori e apportare correttivi tattici, ma soprattutto i ragazzi devono lavorare su sé stessi, giocando di più il rugby richiesto dagli allenatori e non il loro personale modo di giocare. C'è molto tempo davanti ed era solo la prima di campionato: appuntamento per sabato 28 settembre contro Morges sempre a Muzzano (ore 14:00).

  • Buttati nella mischia!

    Al via la campagna di reclutamento di nuove giovani leve per le squadre giovanili del Rugby Lugano. Cerchiamo bambini, bambine, ragazzi e ragazze che vogliano conoscere un nuovo sport e fare una esperienza unica e stimolante. Hai tra i 6 e i 18 anni? Vuoi imparare un nuovo gioco? Vuoi entrare a far parte di un gruppo di amici? Allora vieni a provare! Non conosci il rugby? Non preoccuparti, per iniziare bastano scarpe da gioco (da ginnastica o da calcio con tacchetti di gomma), calzoncini e maglietta. Porta il tuo entusiamo e voglia di fare, ad insegnarti il gioco pensiamo noi! Le basi tecniche sono semplici, serve solo impegno e determinazione. Se sei interessato, iscriviti tramite il modulo su www.rugbylugano.ch/reclutamento oppure contatta il coach Nicola Riva allo +41 79 387 79 75 (anche via WhatsApp). Maggiori informazioni le puoi trovare anche su www.rugbylugano.ch/giovanile

  • Venditti ospite al Rugby Summer Camp 2019

    Si è chiuso nella mattinata di sabato il Rugby Summer Camp 2019, realizzato grazie alla riuscita collaborazione tra Rugby Lugano e Fisio & Boxe. Gradita e importante presenza, alla cerimonia di chiusura, quella di Giovanbattista Venditti, tre quarti ala delle Zebre Rugby, 44 caps con la nazionale italiana di Rugby. Persona piacevole e umile, che si è prestato a rispondere alle domande di tutti i bambini presenti e a giocare con loro una partita sul campo, oltre a rimanere per il tradizionale terzo tempo. Un personaggio che ha incarnato alla perfezione lo spirito con il quale gli organizzatori hanno proposto il camp: nato rugbisticamente in un piccolo paese della provincia abruzzese, solo grazie alla tenacia, all’allenamento e alla disciplina, ha raggiunto i più alti livelli, tornando al suo club d’origine, di tanto in tanto, per portare tutta la sua esperienza o anche solo un saluto. In tutto ciò, è riuscito anche a laurearsi , dimostrando, ancora una volta, che studio e sport di alto livello, non sono per nulla incompatibili. Un grande esempio di valori trasmessi ai bambini presenti, che lo hanno bersagliato di domande. I temi della tenacia, della fatica che porta a risultati sportivi e non solo, della capacità di convivere, del richiamo alle origini, sono stati fatti vivere ai bambini nella settimana di camp, dove rugby, ginnastica funzionale e giochi di gruppo, si alternavano, a corsi di inglese, nuoto e alla possibilità di narrare la propria storia o quella di altri, attraverso il disegno. Uno splendido mix con un filo comune, la disciplina, parola d’ordine del Camp, che troppo spesso assume significati negativi: il concetto fatto passare ai bambini risiede nell’etimologia stessa del termine, che significa imparare e per fare ciò, la necessità di rispettare regole di convivenza e ascoltare e seguire gli insegnamenti ricevuti . I bambini hanno fatto una settimana di esperienza di apprendimento e con loro gli adulti presenti, in un reciproco scambio di emozioni, nel rispetto dei ruoli. Si chiude perciò , dopo una nottata in campeggio presso la struttura di Muzzano che ospita il Rugby Lugano, con grande soddisfazione da parte degli organizzatori, il Rugby Summer Camp 2019 . Ad ogni partecipante è stato rilasciato un diploma di I livello e un pallone da rugby : simbolicamente, ha voluto rappresentare la possibilità di portarsi a casa tutti i vissuti della settimana, un pallone che rimbalza dove vuole, imprevedibile come la vita e per questo esperienza unica e preziosa… Alessandro Borghetti

  • Stagione della giovanile finita! Arrivederci ad agosto

    LUGANO, 15 giugno 2019 - Con la festa del club e la finale nazionale delle regioni U14 giocata domenica 16 a Nyon, si chiude la stagione della giovanile. Una stagione positiva, che ha visto consolidare l'attività del club e percorrere nuove strade, in particolare con l'introduzione della categoria U12. Nella giornata di sabato 15 giugno, il club si è ritrovato a Muzzano per la tradizionale festa finale, dove a mezzogiorno ha riunito i propri tesserati e familiari per una pranzo conviviale, le premiazioni e un torneo di rugby touch con squadre miste tra giocatori, ragazzi e genitori. Come da tradizione, sono stati premiati i migliori giocatori. Per la giovanile, i premi sono andati a: Nathan Urriani, quale miglior debuttante; si è avvicinato al rugby solo quest'anno e in stagione è diventato presto un faro della U12 Marco Mazzali, quale miglior U12; nonostante un fisico ancora acerbo e la giovane età (nato 2008), ha saputo mettersi in luce Riccardo Pomponio e Michael Dobeson, ex-aequo migliori U14; nonostante lo scorso anno non abbiano raggiunto la selezione NSRV, con l'impegno l'hanno conquistata quest'anno, ottenendo il posto nel 15 di partenza nella finale Giovanni Ottoboni, quale miglior U16; la sua stagione è partita con un infortunio dal quale si è rialzato ritagliandosi un ruolo importante a Tradate e nel club Il giorno dopo, Riccardo Pomponio, MIchael Dobeson, Marko Gonzalez Tozzi, Michele Sellick e Stefano Orellana, sono scesi in campo con la selezione Nord-Schweiz Rugby Verein, per affrontare Ginevra nella finale nazionale di categoria U14. Purtroppo la partita si è chiusa con una sconfitta di misura, 19-14, ma resta nei ragazzi l'esperienza e l'emozione di aver giocato una partita importante. Ora i ragazzi vanno in pausa e si ritroveranno dopo ferragosto con i primi allenamenti, ma lo staff tecnico è già al lavoro per preparare la prossima stagione. Difatti, due importanti sfide attendono il settore giovanile: l'introduzione del minirugby con la conferma degli U12 e l'introduzione degli U10 e U8 e il debutto nel campionato svizzero di una propria squadra U16. Sfide difficili ma che il club è sicuro di poter cogliere e portare a termine. L'obiettivo è completare la filiera e consentire ai giocatori prossimi alla prima squadra di poter raggiungere una maturità sportiva importante.

  • La trasferta di Genova chiude la stagione della U14

    GENOVA/SANT'OLCESE, 8 e 9 giugno 2019 - Un week end speciale per la U14. Così si possono definire le giornate appena trascorse in Liguria, ospiti degli Amatori Genova per rendere la loro visita di settembre. Una prima per la società e per le squadre gemellate Unni Valcuvia e Rosafanti. L'adesione al weekend è stata numerosa: ben 17 ragazzi in trasferta, numeri che non si vedevano da un po'. Dopo la visita a Genova del sabato e la grigliata al campo degli Amatori, è seguito il pernotto. La mattina dopo triangolare contro Amatori Genova e Alessandria. Le partite sono andate un po' come la stagione: ad alti e bassi. Un brutto primo tempo contro Amatori è stato seguito da un bel secondo tempo, con la partita terminata per 6-1. Alessandria si è dimostrato avversario meno duro da affrontare e dopo un buon inizio, una nuova fase di blackout ha permesso agli avversari di chiudere il tempo sul 4-1 in loro favore. Partita finita? No, i nostri ragazzi risalgono nel risultato fino al pari, ma poi un ultimo pallone mal gestito ha consentito alla compagine piemontese di portare a casa la partita all'ultimo respiro. Purtroppo a livello sportivo sono costati i soliti e perduranti errori e cedimenti mentali in seguito a questi. Ma si sono anche viste belle cose e le mete segnate sono state frutto di un ottimo lavoro di squadra. Ma delle partite poco importa, la vera vittoria è quella fuori dal campo. I ragazzi hanno potuto visitare Genova e vivere un paio di giorni lontano da casa e insieme. Il loro comportamento fuori dal campo è stato ineccepibile, tanto da ricevere i complimenti da parte della dirigenza degli Amatori Genova. I coach sono davvero soddisfatti della gita e soprattutto contenti di aver potuto vivere questa esperienza. Si chiude così la stagione U14, resta ancora la coda dei selezionati Nord Schweiz Rugby Verein che si giocheranno la finale nazionale contro Ginevra, ma di fatto per la maggioranza della giovanile del club è tutto finito. È stata una lunga stagione, iniziata con la preparazione atletica di metà agosto e terminata a metà giugno. Ci sono state tante soddisfazioni, ma anche qualche momento difficile, specie in questi ultimi mesi con le varie difficoltà d'organico. Tutto sommato però in campo si sono viste tante belle cose e le esperienze vissute sono positive. Gli obiettivi comunque restano sempre i soliti: aumento dell'organico, miglioramento delle presenze. A questi si aggiungerà l'anno prossimo la sfida del minirugby che si spera porterà nuova linfa a tutto il settore giovanile.

  • Verso il finale di stagione per le giovanili

    La stagione delle giovanili si avvia verso la fine. Mancano poche settimane e pochi appuntamenti al termine e emerge una certa stanchezza e anche difficoltà d'organico a causa degli ultimi impegni scolastici. Il fine settimana appena trascorso (25-26 maggio) ha visto scendere in campo numerosi ragazzi: gli U12, gli U14 selezionati per le finali nazionali e il resto nell'amichevole U15-U17 nella rivincita contro i Mosquitos. Gli U12 sono andati ad Oggiono: Marco, Damiano, Nathan e Leandro si sono uniti agli Unni di Valcuvia per disputare un ultimo concentramento prima della fine della stagione. Purtroppo le cose nono sono andate benissimo a livello di risultati, ma i ragazzi hanno lottato con cuore e grinta per ottenere perlomeno una buona prestazione. I selezionati U14 (Riccardo, MIchael, Michele, Marko e Stefano) per le finali nazionali si sono uniti ai ragazzi di Zugo, Zurigo e Würenlos per la semifinale di categoria contro la regione Seeland (Basilea, Berna, Neuchâtel, Yverdon e Chaux-de-Fonds). I nostri si sono ben comportati in una partita che non lascia dubbi sull'esito del confronto: un rotondo 88-0 certifica la conquista della finale nazionale contro la selezione di Ginevra (che ha vinto ai calci una tiratissima partita contro la selezione vodese). Infine quella che doveva essere la giornata principe per i ragazzi del club si è trasformata in un incubo sportivo. Le premesse non erano ottimali, diverse le defezioni che hanno portato sul campo di Muggiò solo 7 elementi (Matthieu, Tito, Giulio, Simon, Andrea, Giovanni e Jano). A questi si sono uniti i ragazzi di Legnano e San Giuliano Milanese per formare una inedita compagine a sfidare i Mosquitos. Il risultato è stato poco positivo: gli avversari hanno travolto i nostri ragazzi e gli improvvisati compagni di squadra. Una prestazione che lo staff tecnico si augurava diversa, ma è evidente che quando la coperta è corta, prima o poi si resta scoperti. Peccato, perché a ranghi completi sicuramente la squadra è competitiva e visti i miglioramenti dei Mosquitos in campo poteva vedersi uno spettacolo migliore. Restano ormai gli scampoli di una stagione ad alti e bassi, comunque positiva. Il numero dei ragazzi è rimasto solido, nonostante qualche problema di effettivo (specie in questo finale di stagione), è stabile e l'impegno sempre costante. I miglioramenti sono stati evidenti, in special modo nel gruppo U14 e U12 e il futuro non può che essere roseo se il lavoro dello staff tecnico, dei ragazzi e dei genitori continuerà su questi binari. Ora resta un'amichevole U16-18 e la trasferta a Genova degli U14, oltre che alla finale nazionale delle selezioni regionali U14. Forza sempre Rugby Lugano!

  • Rugby Summer Camp

    RUGBY SUMMER CAMP Iscrizioni aperte!! Per ulteriori info visitare il sito https://rugby-training-center.ch/

  • Buttati nella Mischia

    Ogni giovedì dalle 18, se hai tra i 6 e i 16 anni, vieni al campo di Muzzano per provare questo splendido sport. Gli allenamenti finiranno il 13 Giugno e riprenderanno il 22 Agosto.

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