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Zurich RU - Rugby Lugano 19-52

Nella cornice dello stupendo impianto Utogrund di Zurigo, i bianconeri trascinati dalle ottime prestazioni di Pellegrini e Paruscio, tornano a casa con l’ennesima vittoria, finale 19 a 52.

Il risultato visto così, sul tabellone, potrebbe raccontare di una facile e larga vittoria dei luganesi, ma così non è stato.

Partita vera tra i due Club, dura, fisica e con buoni movimenti di gioco da entrambe le parti e in bilico fino al termine della prima frazione quando il rugby ci regala l’ennesima metafora della vita, il coraggio di fare una scelta: è ormai scaduto il primo tempo, l’arbitro concede una punizione sotto i pali, facile da convertire in tre punti e si andrebbe, a riposo, sopra di tredici. Capitan Serventi, sempre più convinto nella sua leadership e nelle capacità dei suoi compagni, sceglie di giocare una mischia, storicamente il tallone d’Achille del nostro Club. La mischia va avanti, il pallone esce quando la difesa arretra e proprio lui, Serventi, schiaccia in meta: il rugby si trasforma, da narrazione, in epica e sono diciassette i punti in più. Qui la partita si chiude, per gli avversari, a livello mentale. A metà tempo, Il capitano, ricorda, che in passato Lugano ha sempre sofferto il ritorno dei padroni di casa, ma oggi è diverso, nella testa c’è il coraggio di una scelta forte e decisa. Borghetti chiede di mettere cuore prima che tecnica, e Lugano, poco dopo, chiude il match. Due mete di troppo prese per superficialità e due lasciate per lo stesso motivo, con Gaggioni prima e Agustoni poco dopo, che perdono la palla soli già in meta. E poi c’è Blanc, ennesimo esordio in una squadra che non riesce mai a mettere in campo lo stesso quindici di partenza, che segna due mete e avanza con la mischia.

Un bel sabato di rugby, un bel Club, Zurigo RU, accogliente e propositivo nel rugby giocato in campo, finalmente un terzo tempo di stampo rugbistico ,con entrambe le squadre insieme a festeggiare.

Anteprima al match di LNB, la partita di LND tra il team 2 di Lugano e GRUEZI, franchigia, che raccoglie insieme i giocatori di tutte le seconde squadre del bacino zurighese. Un match altalenante, con Lugano che parte bene ma non segna, poi subisce tre mete in pochi minuti e infine, nel secondo tempo, rialza la testa ma è troppo tardi. Sorride però lo staff, per la prova del giovane Dobeson, ancora minorenne, che coraggiosamente placca tutto ciò che passa dalle sue parti, avanti così e anche la vittoria arriverà.

Sabato tutti a Basilea nel match tra le prime della classifica, alla ricerca di altre emozioni forti, perché il rugby, come la vita, è solo questo: Azzolini, possente terza linea è schierato all’ala, in un rugby totale dove i numeri sulla maglia sono solo indicativi, chiede palla, in una chiamata, spesso, preparata in allenamento, Legras alza gli occhi, gli serve al piede un pallone nelle mani e Diego schiaccia trionfante in mezzo ai pali, questa volta, dalla narrazione alla poesia…


15 Legras, 14 Leonardi (Minisini) , 13 Serventi, 12 Gaggioni (Alomia), 11 Giannella, 10 Iandiorio, 9 Azzolini, 8 Azzolini , 7 Di Rosa, 6 Agustoni ,5 Gianini (Sabatino), 4 Pellegrini, 3 Paruscio (Scarfò), 2 Blanc(Zuger) , 1 Santarelli


N.E: Schuemperli; Pisciotta;Ottoboni;


Marcatori:


mete : 1 Leonardi, 2 Blanc ;1 Legras ; 1 Serventi ; 2 Azzolini Luigi diego(n.8) ; 1 Gaggioni


trasformazioni: 6 Iandiorio



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