E’ in programma la Coppa Svizzera sul campo di casa di Lugano, avversario Stade Lausanne, squadra di rango superiore, finisce 27 a 37, succede tutto nei minuti finali: Iandiorio, uno dei migliori tra i bianconeri, insieme a Paruscio, ha sul piede la palla del pareggio, siamo a pochi minuti dal fischio finale e si andrebbe ai tempi supplementari, sbaglia di poco, Losanna riparte, segna dalla parte opposta del campo e il match finisce. Un equilibrio che aveva fatto chiudere il primo tempo con i bianconeri in vantaggio di un punto. Un match di rugby vero, bello da vedere, dove Lugano dimostra di saper stare in campo e mettere in difficoltà Losanna, bianconeri che tornano a segnare belle mete, lontani parenti di quelli visti nelle ultime due uscite di campionato. La bilancia alla fine pende dalla parte dei romandi, capaci, più dei ticinesi, di sfruttare gli errori nei momenti cruciali del match. Una partita che era destinata a risolversi nei minuti finali, dove Lugano non ha saputo tenere alta la guardia, ha difeso male, non ha messo in campo la cura dei dettagli, necessaria per vincere partite di questo livello. C’è amarezza nello staff tecnico luganese, coach Borghetti aveva chiesto ai suoi di “fare la storia”, ovvero passare per la prima volta alle semifinali di Coppa. Aveva previsto il sistema di gioco di Losanna e dato le coordinate per disinnescarlo, qualcosa però è andato storto. Rimane la soddisfazione di una mischia che avanza contro avversari decisamente più pesanti, di un sistema di gioco che funziona e di una formazione competitiva nonostante le difficoltà di metterla in campo, per le ennesime numerose assenze, detto ciò, due mete che si potevano evitare, una su intercetto, l’altra direttamente da calcio di rinvio, pesano sullo score finale.
Ora, tutti a riposo, si riprende a metà gennaio con gli allenamenti e a marzo con il campionato, questa è la storia di un match che non farà la storia del club, ma chi in campo è entrato, ha indossato la maglia di Lugano, con orgoglio e capacità, mettendoci cuore e passione avrà, certamente, qualcosa da raccontare. Questo è il rugby, ovvero la possibilità di essere noi a creare la storia e non la storia a creare noi…
15 Mazzi (Minisini), 14 Leonardi , 13 Legras, 12 Fiala, 11 Gianella , 10 Serventi, 9 Iandiorio, 8 Azzolini (Veluppillai), 7 Vettorel, 6 Agustoni ,5 Gianini (Zuger) , 4 Pellegrini, 3 Paruscio , 2 Scarfò , 1 Santarelli
N.E:Alomia;Ottoboni;
Marcatori:
mete : 1 Legras ; 1 Azzolini Luigi diego(n.8) ; 1 leonardi
trasformazioni: 3 Iandiorio
calci piazzati: 2 Iandiorio
Cartelli gialli:
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