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Una U14 rimasta in spogliatoio


CASSANO VALCUVIA, 18 novembre 2018 - Dopo la bella uscita di domenica scorsa al Crespi di Milano, la U14 torna in campo tra le proprie mura di casa, sfidando i “Cinghiali” di Cesano Boscone. Aspettative alte per i coach, con la speranza di confermare quanto di buono visto la scorsa settimana. 16 ragazzi a referto, buona parte di loro scesa in campo 7 giorni prima.

La partita è subito in salita. L’avversario ha un’ottima organizzazione e un giocatore quasi fuori categoria, per dimensioni e soprattutto capacità tecniche e tattiche. Subito i nostri sono in affanno e il gioco è pienamente in controllo degli avversari che, per la verità, non devono faticare molto per trovare la prima segnatura. Con il passare dei minuti, come una barca che imbarca solo acqua, i nostri vengono annientati dagli avversari che segnano a ripetizione chiudendo il primo tempo con un eloquente 49-0 in loro favore. Il richiamo degli allenatori e i cambi di metà partita sortiscono pochi effetti: c’è più possesso, si gioca di più nella meta campo avversaria ma senza mai impensierire veramente gli avversari. Avversari che dal canto loro hanno forse tirato i remi in barca, giocando più per lo spettacolo e colpiscono solo su grossi errori dei nostri. Il match si chiude 5-66, con la segnatura della bandiera a tempo scaduto.

Gli allenatori sono davvero delusi. Non tanto per il risultato in sé, quanto per l’atteggiamento dei ragazzi: in campo non sono pervenuti aggressività, determinazione, coraggio, cattiveria agonistica. Tutto è rimasto negli spogliatoi e la prestazione è risultata ampiamente insufficiente, tanto che lo stesso arbitro, a un certo punto della partita, ha chiesto ai nostri ragazzi di “svegliarsi”. Si torna a casa dunque con una brutta sconfitta; l’avversario non era nulla di trascendentale (tant’è che nel primo tempo ha commesso numerosi avanti, persi però da una mischia chiusa incapace di vincere un solo pallone), i tanti palloni vaganti concessi all’avversario e il bassso numero di placcaggi messi a segno (al di sotto del 40% di riuscita) sono indice del fatto che i giocatori sono scesi in campo senza la dovuta cattiveria agonistica.

Fortunatamente lo sport regala ogni giorno una seconda occasione. I nostri ragazzi hanno dunque la possibilità di riflettere sui propri errori, specie attitudinali, e tornare in campo tra due settimane, nel frattempo allenandosi con continuità e la giusta mentalità per ritrovare tutto quello che oggi è stato dimenticato in spogliatoio.

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