LAINATE, 7 aprile 2018 - Su un campo bellissimo (forse una delle migliori strutture della Lombardia) e in una serata tiepida, la franchigia Valcuvia-Rosafanti-Lugano torna in campo dopo la pausa per le festività di Pasqua. In seguito alla prima brillante prestazione, le aspettative degli allenatori sono alte. Ma non sempre le cose vanno come ci si aspetterebbe.
La prima partita contro Lainate comincia in sofferenza. Pronti via, due placcaggi sbagliati e Lainate va in meta. È il preludio ad un primo tempo vissuto tutto in salita, con una partita di trincea a difendere la propria linea di meta, con ben 50 placcaggi nel giro di una quindicina di minuti. Solo al termine del primo tempo, con un guizzo venuto dal nulla, i nostri trovano un insperato pareggio. I cambi e probabilmente un Lainate scosso per aver ottenuto solo un pareggio dopo tanto lavoro, danno il via ad un secondo tempo strepitoso, che porta a marcare altre 5 segnature, alcune davvero pregevoli.
La seconda partita si preannuncia più difficile, come sempre quando si incontrano Amatori Milano o lo Union, come oggi. Aggiungiamoci le molte energie spese soprattutto nel primo tempo contro Lainate e il reiterarsi di errori grossolani e la débâcle è servita. Lo Union Milano domina letteralmente ogni punto di incontro, guadagnando costantemente la linea del vantaggio e costringendo i nostri a vivere una partita in sofferenza. I placcaggi nemmeno funzionano (la percentuale di efficacia sarà di molto inferiore al 50%) e le mete dello Union si susseguono quasi ad ogni azione. Finisce dunque con una forte delusione, ma con la consapevolezza che non tutto è da buttare, in virtù di quanto espresso nella prima partita.
Alla fine della giornata resta un po’ di amarezza. Da una parte si salvano diverse cose: una certa intensità nel gioco, un approccio mentale alla partita buono e soprattutto un certo ordine nella fase di attacco e difesa. Mancano però, specialmente in difesa, due principi fondamentali: sostegno e avanzamento. Difatti, la linea deve impedire innanzitutto che gli avversari guadagnino la linea del vantaggio e semplificarsi il placcaggio avanzando il più possibile. Dall’altra parte, il rugby di oggi richiede che il placcaggio venga sempre accompagnato da un compagno, di modo da mettere una pezza in caso di errore o tentare di recuperare palla. Principi su cui bisognerà lavorare molto nelle prossime settimane, contando anche sul fatto che saranno recuperati diversi giocatori assenti per le festività pasquali.