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  • LUGANO NON c'E'

    Netto successo di Nyon, nella seconda giornata del girone di ritorno del campionato di LNA, bianconeri travolti. 50 a 8 lo score finale. Partita a senso unico, chiusa subito dai padroni di casa, con bonus per le quattro mete già raggiunto, ampiamente in anticipo sul termine della prima frazione di gioco. Niente palloni per Lugano, disastrosa la touche, con un solo lancio positivo in tutto il match e altrettanto male la difesa e Nyon non ha fatto sconti. I vodesi, più strutturati dal punto di vista fisico e con una precisa organizzazione di gioco, ogni volta che hanno alzato il ritmo hanno fatto male a Lugano, che, ha tenuto solo in mischia chiusa fino al cambio di uno dei tre esordienti, Andreotta, che insieme al giovanissimo Azzolari, da poco diciasettenne e a Rovedatti, componevamo parte del pack bianconero, per un battesimo davvero di fuoco. A corto di organico, ma così sarà fino a fine stagione, nettamente inferiore al quindici di Nyon nulla hanno potuto i ticinesi per colmare il gap. Forse qualcosa di più si poteva fare, ma senza palloni e con gli avversari in costante avanzamento, nel rugby, sport spietato, quando la differenza di cilindrata è cosi ampia, a poco o nulla servono gli intenti. Non hanno aiutato le defezioni dell’ultimo momento nel team 2 che hanno portato a ridurre la panchina della prima squadra, come da regolamento. Coach Borghetti, lo sappiamo, non ama le sconfitte, il suo credo è quello di giocare sempre per vincere e ha provato a farlo anche in questa occasione, cambiando all’ultimo le carte in mischia, per aver maggior peso e dando fiducia ai giovani messi in campo, non è bastato. La preoccupazione maggiore del coach luganese è, che nulla di più si potesse fare, cosa questa che per il futuro del torneo non è certo di buon auspicio. Che Lugano torni al suo rugby con il sorriso, che nasce però dalla volontà, prima di tutto nelle sedute di allenamento, di andare oltre ai propri limiti. Poi, intorno ad una squadra di rugby ci vuole amore: se sul torpedone, in partenza, all’alba, per Nyon, fossero saliti anche i giocatori infortunati, se qualcuno avesse rinunciato a una parte di sé in favore del club, qualcosa, anche poco, in più, sicuramente si sarebbe portato a casa. Ora pausa e poi, il 6 aprile, un'altra montagna da scalare. Nota finale, la pessima conduzione della terna arbitrale, che non è intervenuta su un grave fallo che ha portato alla sostituzione dell’ala luganese, una testata ricevuta, che gli ha procurato la rottura di un dente, tutto ciò davanti all’arbitro di touche, che lo ha considerato un fallo di gioco… e che da regolamento, comunque, valeva un cartellino rosso (l’involontarietà sugli interventi alla testa e alla faccia non è piùcontemplata). Non avrebbe certamente cambiato il risultato, ma se il focus degli arbitri, come detto nel briefing prepartita, è preservare la salute dei giocatori, in questo caso e sorprendentemente, nessun provvedimento è stato preso e la cosa ha poche giustificazioni. 15 Diamato, 14 Nunes (Nicod)13 Serventi, 12 Fiala, 11 Azzolini, 10 Iandiorio, 9 Comandini (Gianella), 8 Bianco, 7 Mazzi , 6 Azzolari (Scarfò),5 Gianini  , 4 (Rovedatti) , 3 Andreotta (Steiner), 2 Paruscio , 1 Santarelli Marcatori: mete : 1 Mazzi calci piazzati:  1 Iandiorio cartellini gialli 1 Bianco 1 Fiala’a

  • pesante sconfitta!

    RUGBY: pesante sconfitta Se tre mesi fa, ultima partita del girone di andata del campionato 23/24, raccontavamo di un’impresa di Lugano, oggi, alla prima di ritorno, siamo a commentare una prestazione diametralmente opposta. Hermance si impone sul campo bianconero, con un risultato che dice già tutto,18 a 49. Lugano si presenta alla “nuova” stagione, perché dopo un’inspiegabile così lunga pausa dai campi di gioco, di questo si tratta, con una formazione che risente, inevitabilmente, dell’assenza di più della metà di giocatori presenti nell’ultima formazione schierata. Per diversi motivi, rientro in patria, infortuni, problemi di lavoro e altro, giocatori che, per la maggior parte, non saranno più nella rosa, fino a fine torneo. Una squadra, quella luganese, che dopo un inizio di campionato difficile aveva trovato la sua strada, infilando tre vittorie consecutive e un sistema di gioco funzionale. Ora si deve ricominciare tutto da capo, sperando ci sia il tempo e le risorse per ritrovare la giusta strada. Partita difficile quella giocata a Muzzano, dove nulla ha funzionato, campo pesante e un piano di gioco che prevedeva di dare più importanza alla conquista territoriale che al possesso palla, è successo il contrario e questo ha portato in meta Hermance, in quasi tutte le segnature, da palle rubate a Lugano, con due intercetti consecutivi che hanno di fatto chiuso il match. Non è piaciuto però l’atteggiamento rinunciatario dei bianconeri, da sempre combattivi, emblematica la meta a fine match di Hermance, con due uomini in meno per espulsioni temporanee, meta che non cambia le sorti del match, ma a livello simbolico ha detto di una resa, che coach Borghetti non ha gradito. Poco da salvare, quindi, in un match che preoccupa per il futuro del campionato, la rosa attuale non sembra, in questo momento, essere all’altezza delle altre compagini. La soluzione, però, secondo il coach bianconero, c’è, ognuno deve cominciare a dare più del 100%, basta un allenamento saltato, rinunciare anche ad un solo placcaggio o a mettere le mani in un punto di incontro e diventa difficile poter competere, questa è la sfida da qui a maggio, poi, come è legge dello sport, è sempre il campo a decidere chi merita di alzare le braccia, e oggi ha, senza ombra di dubbio, meritato Hermance. 15 Diamato, 14 Nunes 13 Serventi, 12 Fiala, 11 Azzolini, 10 Iandiorio, 9 Comandini (Macchi), 8 Vettorel, 7 Mazzi , 6 Zuger,5 Gianini , 4 Pellegrini (Nicod) , 3 Paruscio, 2 Bianco , 1 Santarelli Marcatori: mete : 1Zuger, 1Vettorel trasformazioni:  1 iandiorio calci piazzati:  2 Iandiorio

  • A Lugano riesce l'impresa 15-13

    RUGBY: A Lugano riesce l’impresa, battuti i campioni svizzeri Lugano batte i campioni svizzeri in carica, Zurich GC, sul campo di casa, riuscendo in un’impresa che nessuno avrebbe pronosticato alla vigilia, 15 a 13 il finale. Siamo allo scadere, Zurigo ha nei piedi del proprio calciatore la palla del controsorpasso, forse quello definitivo, un calcio facile per lui, che però non centra i pali, c’è chi la chiama sfortuna e chi a bordo campo parla di errore. Certo, quel facile calcio, se fosse entrato, avrebbe, forse, raccontato una storia diversa, cosìcome tutti gli errori nell’interno arco di una partita. E’ quanto accaduto in campo che deve rimanere nella testa e nel cuore di tutti, perché per quello che si évisto, Lugano, ha pienamente meritato la vittoria. Rispettoso del piano di gioco, venuto meno, guarda caso, solo in occasione della meta avversaria, quando un calcio che doveva uscire, rimane in campo, aprendo gli spazi all’ottimo e cinico reparto arretrato zurighese. Lugano domina i punti di incontro, la contro ruck, provata per tutta la settimana nelle sedute di allenamento è efficace, la difesa sale e non lascia buchi e come sempre la mischia chiusa è una certezza. Iniziano forte i ticinesi, si istallano, a lungo, nella metàcampo avversaria, ma Iandiorio, oggi in giornata no al piede, non trasforma in punti il vantaggio territoriale. Finirà 6 a 6 un bel primo tempo con Lugano che ha la sensazione di aver lasciato troppi punti per strada. A metà tempo coach Borghetti in maniera veemente chiede di rimanere legati al piano di gioco concordato, di non lasciare spazi, giocare nella metà campo avversaria e mettere pressione. E’ Zurigo, ricordandosi del blasone e dello scudetto sulla maglia, che, però, cambia marcia, fa salire il ritmo, macina fasi di gioco continue e Lugano traballa, ma, ha la capacità, di rimanere in partita e vicino nel punteggio. Reagiscono i bianconeri alla meta subita, un po’ di forze fresche in campo, finalmente una panchina lunga a disposizione, e anche Iandiorio ritrova il piede fino al sorpasso. Mancano ormai pochi minuti alla fine e anzichémantenere possesso, si lascia il pallone a Zurigo, calcio di punizione che non si può sbagliare ma accade. Non è finita, ancora un’occasione per Zurigo a match ormai terminato, provano a entrare in meta di forza, Lugano resiste e finalmente la gioia del fischio finale. Ora una, troppo lunga e anacronistica pausa invernale, si ricomincerà a marzo. I Bianconeri, con la vittoria di ieri, la terza consecutiva, chiuderanno il girone di andata a metà classifica da neopromossi. A marzo, quale squadra vedremo in campo, ad oggi, non si sa, è certo che i quattro argentini su cinque ieri in campo, torneranno in patria, qualcun altro lascerà il club e qualcuno arriverà e come Penelope una nuova tela si ricomincerà a tessere. Rimane, in Ticino, quella di Lugano, la più bella storia di rugby che si possa raccontare, in uno sport in cui prima che di fortuna occorre parlare del momento, la partita, in cui il talento incontra l’occasione per dimostrarlo. 15 Brito, 14 Serventi (Mazzi temporaneo) 13 Carrizo, 12 Fiala, 11 Azzolini, 10 Iandiorio, 9 Comandini , 8 Arguello, 7 Lazarte , 6 Rastelli(Vettorel/Cocchiarella),5 Gianini (Zuger), 4 Pellegrini (Agustoni) , 3 Giorgis, 2 Paruscio , 1 Santarelli Marcatori: mete : trasformazioni: calci piazzati: 5 Iandiorio Cartellino giallo: Serventi

  • DUE BIANCONERI IN NAZIONALE

    RUGBY: due luganesi in nazionale Grande orgoglio nel club bianconero per la chiamata al Praga rugby Championship 2023, campionato europeo categorie U18 e 20, di Simon Colantuono e Tito macchi, giovani promesse cresciute nel vivaio del Club. C’è grande soddisfazione per i ragazzi ,ma anche per il duro lavoro nel settore giovanile, che finalmente comincia a dare frutti. Colantuono esordirà con la nazionale U 18 nel duro match contro i pari età Georgiani sabato 11 novembre ;il giorno seguente sarà la volta di Tito Macchi, spostato, nonostante abbia solo 17 anni, in U20 che affronterà una selezione francese. Entrambi, già da tempo, sono aggregati al gruppo seniores del Rugby Lugano e Macchi ha già esordito in LNA, traguardo a cui ambisce anche Colantuono. Un monito positivo per tutti i ragazzi del Club, la costanza agli allenamenti, la voglia di giocare e mettersi in gioco, porta sempre a grandi risultati. Complimenti di nuovo ai nostri giovani e a chi in questi anni li ha formati

  • LUGANO VA ! Stade Lausanne-Rugby Lugano 15-20

    RUGBY: Lugano va, battuto anche Losanna I bianconeri tornano vincenti dalla trasferta in terra Romanda, battono Stade Lausanne, 20 a 15. Campo pesante a Losanna, molti errori, tante mischie e vento che complicava gioco al piede e ricezioni. Due squadre che hanno però cercato di muovere la palla, rendendo, solo a tratti, il match piacevole. Ancora male la difesa luganese, la mischia chiusa, invece, sempre più che una certezza, con i tre là davanti a comandare gli ingaggi. La partita non inizia bene per i ticinesi, al primo minuto infatti Losanna è già in meta, una doccia fredda che per fortuna non avrà ricadute sul risultato finale. Coach Borghetti, a corto di organico, lancia nella mischia dal primo minuto Carrizo, due mete all’esordio, sposta Comandini alla mediana e cambia le ali, soluzione tecniche per una linea più veloce, esperimento solo in parte riuscito, ma saranno tre le segnature del reparto arretrato, utili alla vittoria finale. Lugano predica un rugby con il sorriso, si chiede di divertirsi e divertire, dopo un avvio di campionato difficile, sembra che la squadra abbia trovato una sua dimensione nel difficile passaggio alla Lega superiore. Lo staff tecnico però già in settimana ha messo in guardia i suoi, troppe le assenze per resistere a lungo con solo “archi e frecce”, questa volta “i samurai” di Lugano ce l’hanno fatta e complimenti a chi è andato in campo, mettendo il giusto spirito per arrivare alla vittoria, ma il campionato è lungo… Ci si goda la festa, ora due settimane di riposo e poi l’ultima di andata, 19 novembre, in casa, contro Zurich, campioni svizzeri in carica. Il Team 2 luganese ancora sconfitto in Ex A, paga l’inferiorità numerica dopo pochi minuti dall’inizio del match per l’infortunio a Leonardi, ma si rivedono in campo vecchi giocatori e qualche esordio, non bisogna scoraggiarsi, prima o poi la vittoria arriverà e poi, quale Club, con diciannove giocatori non disponibili, riuscirebbe a schierare due squadre seniores al completo? L’ambizione però è più alta e questo dato, oggettivamente positivo a livello societario, non soddisfa lo staff tecnico che vede, se tutti fossero disponibili, nella profondità dell’organico la vera risorsa per arrivare in alto. 15 Brito, 14 Azzolini , 13 Carrizo, 12 Fiala, 11(Azzolini), 10 Iandiorio, 9 Comandini , 8 Arguello, 7 Lazarte , 6 Zuger (Mazzi),5 Gianini , 4 Pellegrini , 3 Giorgis, 2 Paruscio , 1 Santarelli Marcatori: mete : 1 Brito, 2 Carrizo trasformazioni: 1 Iandiorio calci piazzati: 1 Iandiorio

  • Lugano-Avusy 28-16

    COMUNICATO STAMPA Lugano, 23 ottobre 2023 RUGBY: Lugano batte Avusy, come la prima volta… La prima volta che Lugano nella sua storia vinse una partita in LNA era, ormai qualche anno fa, contro Avusy, partita che poi aprì il corso di una stagione memorabile, culminata con l’accesso ai play off scudetto. Ieri, sul campo di casa, i bianconeri rompono il digiuno e finalmente vincono il primo match della stagione, 28 a 16 il finale, ancora contro Avusy, corsi e ricorsi storici o forse solo casualità. Partita dura, tesa, Avusy pratica il solito gioco rude e fatto di provocazioni, con colpi lontano dal regolamento e dallo spirito del rugby, solo in parte puniti dal duo arbitrale. Un primo tempo inguardabile da parte di Lugano, che difende male, lascia per strada almeno quindici punti tra facili calci sbagliati ai pali e superficialità a pochi passi dalla linea di meta. Lenti in mediana, tre quarti che buttano via tutti i, tanti palloni, ricevuti e qualche leggerezza di troppo in difesa mettono Avusy nella condizione di gestire bene il match e chiudere in vantaggio di cinque punti la prima frazione. Coach Borghetti non gradisce e a metà tempo si fa sentire dai suoi, non è piaciuto allo staff tecnico luganese l’approccio al match, i troppi falli presi, le scelte di gioco. Si chiede di mettere in campo, voglia, passione e cuore e l’aggressività necessaria nei punti di incontro. Lugano cambia marcia, si mette per tutto il secondo tempo nella metà campo di Avusy schiacciato in difesa. Sale in cattedra la mischia trascinata da Rastelli e Arguello, ottime le loro prestazioni e da una prima linea che inizia a travolgere gli avversari in ogni mischia chiusa. Si spreca ancora molto, viene anche negata una meta di punizione per un placcaggio al collo, sanzionato dall’arbitro, a pochi metri dalla segnatura, e un calcio ai pali, che l’assistente all’arbitro considera dentro, non viene validato dal direttore di gara, in questo modo la partita rimane in bilico sino a dieci minuti dalla fine, quando la mischia entra in meta in spinta per la facile segnatura di Arguello. Finalmente si respira, Avusy tenta una reazione, ma l’ennesimo fallo davanti all’arbitro, pugno in faccia a un giocatore di Lugano a gioco fermo, costano una punizione e solo un giallo agli ospiti, utile però ad allontanare Avusy dai ventidue ticinesi e fermare sul nascere l’eventuale reazione. Poco altro, se non il rammarico di non aver segnato più punti, ma oggi ci si accontenta della vittoria, da rivedere in settimana la brutta prestazione dei tre quarti bianconeri e si spera di poter provare qualche soluzione di gioco utile a uscire vincenti dal difficile campo di Losanna nella trasferta di sabato. Tutto dipende dalla disponibilità dei giocatori di Lugano, ancora troppe le assenze nelle sedute di allenamento e nei match per fare la voce grossa in LNA. In campo anche la seconda squadra luganese, che, dopo aver chiuso il primo tempo in vantaggio, crolla nella ripresa in inferiorità numerica, a seguito degli infortuni a Peri e soprattutto Mbonyinshuti in prima linea , peccato, per un match alla portata dei bianconeri. 15 Brito, 14 Steiner , 13 Serventi, 12 Fiala, Comandini, 10 Iandiorio, 9 Azzolini (Macchi), 8 Arguello, 7 Lazarte , 6 Rastelli (Cocchiarella),5 Gianini (Agustoni), 4 Pellegrini , 3 Giorgis, 2 Paruscio , 1 Santarelli N.E: mazzi, veluppillai, minisini, leonardi Marcatori: mete : 1 Brito, 2 Arguello trasformazioni: 2 Iandiorio calci piazzati: 2 Brito 1 Iandiorio

  • Ancora una sconfitta

    RUGBY: Ancora una sconfitta Torna da Ginevra, dopo un’interminabile giornata, un Lugano ancora sconfitto, ma con la sensazione di aver sprecato l’occasione per la prima vittoria in LNA. Il finale 31 a 16 per i padroni di casa non racconta la realtà del match, con Ginevra che segna l’ultima meta al fischio finale e un tabellone che alla fine del primo tempo segnava solo quattro punti di differenza, 10 a 6. Hanno sprecato troppo i bianconeri e in LNA ogni errore e punti lasciati per strada, si pagano a caro prezzo: tre facili calci ai pali sbagliati, nel primo quarto di match; un “in avanti” quando la meta era ormai certa; cinque touche perse a pochi metri dalla linea di meta e una mischia chiusa, dominante per tutto il match, penalizzata da una spinta anticipata a cinque metri dalla possibile meta. Si aggiunga una meta concessa a Ginevra, viziata da ben due “in avanti” non rilevati, dal mediocre arbitro inglese e a conti fatti il risultato poteva davvero essere un altro. E’ qui però che Lugano deve crescere , lo staff tecnico non trova alibi, la concentrazione va tenuta per tutto il match e quando si ha la possibilità di segnare occorre farlo. Con una touche che ha vinto solo tre palloni su diciassette lanciati, diventa quasi impossibile poter vincere. Poi ci si mette anche la palla ovale, che rimbalza dove vuole, un po’ come la vita: un calcio da 50-22, che poteva uscire nei ventidue di Ginevra, per uno strano e raro caso, rimbalza a favore degli avversari e si trasforma in un’azione da meta dalla parte opposta, come dire che, tutto gira dalla parte sbagliata. Organico troppo ridotto, solo sedici disponibili per Coach Borghetti e come detto,qualche errore di troppo legittimano, però la vittoria di un buon Ginevra, che a differenza dei bianconeri, ha capitalizzato tutte le occasioni a disposizione e lasciano solo l’amaro in bocca ai ticinesi. Occorre lavorare duro in allenamento, crescere come gruppo e le soddisfazioni arriveranno, intanto preoccupa l’ennesimo infortunio, questa volta è Santarelli, uscito per un problema alla mano, a tenere con il fiato sospeso lo staff luganese. Turno di riposo e poi di nuovo in campo, domenica 22 ottobre a Muzzano, sperando che la palla ovale, imprevedibile nei suoi rimbalzi, torni nelle mani dei bianconeri. 15 Brito, 14 Leonardi , 13 Serventi, 12 Fiala, 11 Macchi, 10 Iandiorio, 9 Azzolini, 8 Arguello, 7 Lazarte , 6 Mazzi,5 Zuger, 4 Pellegrini , 3 Giorgis, 2 Paruscio , 1 Santarelli (Cocca) N.E: Marcatori: mete : 1Brito trasformazioni: 1 Brito calci piazzati: 3 Brito cartellino giallo: Pellegrini

  • Yverdon travolge Lugano

    Lugano - Yverdon 07 - 59 Lugano 2 - Yverdon 2 09 - 71 E’ bastato meno di un minuto perché Yverdon segnasse la prima meta e meno di un tempo per aver già raggiunto il bonus offensivo per un finale 7-59 che la dice tutta sulla supremazia degli ospiti. Una bella squadra quella di Yverdon, fisica, atletica e con un bel gioco, veloce nei punti di incontro e molto organizzata. Cosa poteva fare Lugano? A dir la verità ben poco, il rugby è uno sport crudo e quando il gap è così ampio c’è poco da fare e da dire. Non è uno sport, il nostro, dove si può giocare in difesa e tentare di limitare i danni e soprattutto il rispetto per l’avversario vuole che si segnino più punti possibile e questo hanno fatto i valdesi. Detto ciò, i bianconeri qualcosa in più potevano farlo, l’approccio al match e agli allenamenti non è da squadra di LNA e se pensiamo che qualcuno sostiene che tra una Lega e l’altra ci siano trenta punti di differenza è facile collocare dove siano ora, simbolicamente, i ticinesi. Pochi i giocatori a disposizione dello staff bianconero e si sta rivelando penalizzante l’obbligo di avere un secondo team che costringe a far giocare la seconda squadra con quindici giocatori, a farne le spese Scarfò, infortunatosi nel match precedente e non disponibile per la partita successiva e Minisini che ha chiesto il cambio per problemi fisici. All’ultimo momento il forfait di Gianini, bloccato alla schiena la mattina, di Vettorel per un problema familiare e le indisponibilità di Zuger e Rastelli per lavoro, nomi che avrebbero riempito la panchina di Lugano e dato respiro ai quindici in campo. Il campionato è lungo, c’è tempo per riprendersi e non bisogna scoraggiarsi, quello che però sembra non essere passato, è che occorre il doppio dell’impegno rispetto all’anno precedente e disponibilità totale alla squadra e al club per il periodo del campionato, altre strade, almeno a Lugano, differentemente da Yverdon, non sono percorribili. Anche il match della seconda squadra è stato largamente vinto da Yverdon nonostante un buon primo tempo di Lugano. Crollati poi nella seconda frazione di gioco, dove i bianconeri hanno subito cinquanta punti in quaranta minuti. Sabato altro match duro per entrambe le formazioni luganesi, si va a Ginevra, sponda GPLO, contro l’attuale prima della classe. Un plauso, in ultimo, agli arbitri, gentilmente inviati dalla Federazione Rugby italiana, in entrambe le partite i migliori in campo. 15 Azzolini (Macchi), 14 Steiner , 13 Serventi, 12 Fiala, 11 Comandini (Gianella), 10 Brico, 9 Iandiorio, 8 Agustoni, 7 Lazarte (Comandini), 6 Mazzi(Cocca),5 Aguello, 4 Pellegrini , 3 Giorgis, 2 Paruscio , 1 Santarelli N.E: Minisini,Gianini, Campopiano Marcatori: mete : 1 Fiala trasformazioni: 1 Iandiorio calci piazzati: cartellino giallo: Steiner

  • COSI' NON VA...

    RUGBY: Lugano brutta sconfitta Finisce 6-34 il primo match in casa dei bianconeri, contro, occorre dirlo, un modesto Nyon, e questo fa crescere il rammarico per una partita alla portata dei ticinesi. Lugano soffre per tutto il match la mischia avversaria, non riuscendo a contenere la spinta in mischia chiusa e le scorribande per il campo delle loro terze linee. Campo pesante e match in bilico solo per un quarto di gioco, la svolta quando Nyon capisce che invece di andare ai pali e accontentarsi di tre punti, da calcio di punizione ,sceglie la touche, e facilmente arriva in meta in spinta per due volte consecutive. Poche idee dalla parte luganese, placcaggi sbagliati e anche due cartellini, che hanno di fatto costretto i bianconeri a giocare venti minuti in inferiorità numerica e qui Nyon ha chiuso il match. A corto di organico, i nostri avversari sono parsi, sulla carta, non così distanti, ma, il campo, ha raccontato un’altra storia, seppur, come detto, più per demerito dei ticinesi. Qualcosa da parte dello staff tecnico, come estremo tentativo, si è tentato di fare con i cambi a disposizione, che non hanno fruttato l’esito sperato. Anche il team 2 luganese esce sconfitto, dal match contro la seconda squadra di Nyon, per una giornata davvero storta. A fine match una bella cerimonia in cui sono stati consegnati i cap a tutti coloro che hanno giocato più di 100 partite, una tradizione che si spera sia di monito ai più giovani ,per raggiungere il traguardo delle cento presenze, spiccano i 200 cap di capitan Serventi, ormai un simbolo del Club. Formazione: 15 Azzolini, 14 Steiner (Gianella) , 13 Serventi, 12 Fiala, 11 Comandini (macchi), 10 Brico, 9 Iandiorio, 8 Arguello, 7 Lazarte, 6 Mazzi(Rastelli),5 Gianini(Vettorel), 4 Pellegrini (Zuger), 3 Cocca(Scarfò), 2 Paruscio , 1 Santarelli N.E: Minisini,Giorgis Marcatori: mete : trasformazioni: calci piazzati: 1 Iandiorio 1 Drop Brico cartellino giallo : Pellegrini Cartellino bianco: Lazarte

  • Stagione 2023/24

    RUGBY: si ricomincia! Hermance - Lugano 34-14 In perfetta sincronia con i mondiali di Rugby in programma nella vicina Francia, comincia la LNA di rugby. Lugano torna, dopo qualche anno, su questo palcoscenico e subito fa i conti con la differenza di cilindrata. Hermance è una delle quattro squadre che la passata stagione si sono giocate i play off del massimo campionato elvetico. Tre su quattro delle squadre che si sono contese il titolo di campione svizzero, saranno le avversarie di Lugano nelle prime tre giornate di campionato, un regalo di benvenuto da parte di chi ha stilato i campionati. La partita con Hermance finisce 34 a 14 per i padroni di casa, che prima subiscono gli attacchi, sterili, di Lugano e poi con molta calma approfittano di ogni errore dei bianconeri, che pagano a caro prezzo alcune, evitabili, distrazioni: un calcio alto lasciato rimbalzare finisce nelle mani dell’ala avversaria che vola in meta; a seguire un intercetto nella propria area difensiva e infine un calcio di punizione , giocato veloce dall’ottimo centro di Hermance, con tutti i luganesi che rientravano spalle girate, meta in mezzo ai pali. Errori che in LNA non si devono e possono fare. Lugano, occorre dirlo, è un cantiere aperto, da poco alcuni giocatori sono rientrati dalle vacanze, nuovi arrivi devono ancora ben inserirsi e qualche assenza, non permettono di avere i giusti sincronismi, ma la cilindrata diversa in campo si è vista. Gioco semplice e efficace e,Hermance in poco tempo, ha chiuso il match. Lugano ha faticato più del solito a muovere il pallone, in ritardo sui punti di incontro e a fine match, tra caldo e lungo viaggio, anche a corto di fiato. C’è da lavorare insomma per lo staff tecnico luganese, Coach Borghetti non è contento del risultato e salva poco del match, ma non tutto è da buttare :ad inizio secondo tempo il tabellone diceva 17 a 9 e le facce dello staff avversario non erano serene, poi, come detto, Lugano non ha tenuto il passo. Buona anche la prova all’esordio del giovane Arguello, riconosciuto migliore tra i luganesi ,anche dagli avversari, nella cerimonia di un gradevole terzo tempo. Ora ci si lecca le ferite, sono già tre gli infortuni seri tra prima e seconda squadra, che ha perso 41 a 34 giocando un buon match e portando a casa due punti di bonus, in attesa del match di sabato in casa contro la quotata Nyon. In ultimo occorre menzionare la prova nel team 2 del giovanissimo Alberto Di Benedetto, che con un solo mese di rugby, alla prima partita della sua vita, è risultato il migliore in campo tra i suoi. 15 Azzolini, 14 Macchi (Gianella) , 13 Serventi, 12 Fiala, 11 Comandini, 10 Brico, 9 Iandiorio, 8 Arguello, 7 Lazarte, 6 Rastelli (Steiner),5 Gianini , 4 Pellegrini, 3 Giorgis (Cocca), 2 Paruscio , 1 Santarelli N.E: scarfò,nicod,minisini,veluppillai Marcatori: mete : 1 Arguello trasformazioni: calci piazzati: 3 Brico cartellino giallo a Macchi

  • Lugano torna in LNA

    LUGANO PROMOSSO IN LNA Non è un bufala la notizia arrivata nella serata di martedì 23 maggio al club bianconero, Basilea rinuncia a giocare la finale, in programma a Yverdon il 10 giugno all’interno dello Swiss Rugby Day e così Lugano, che si apprestava ad iniziare il primo degli allenamenti in preparazione al match finale, festeggia la promozione in LNA. Un po’ di amaro in bocca per lo staff tecnico e i giocatori, che avrebbero preferito giocare il match del 10 giugno davanti al folto pubblico atteso allo Stade Municipale della graziosa cittadina termale , ma così è. Si possono comprendere le ragioni di Basilea, attendere un mese per preparare un match e motivare i giocatori in presenza di un divario tecnico così ampio non è cosa facile. Forse si dovrebbe ragionare su una formula diversa, ad esempio, proponendo la finale tra l’ultima in classifica della LNA e la prima di LNB, in questo modo le motivazioni di chi non vuol retrocedere vanno di pari passo con chi vuole salire. Vincere sul campo è nello spirito dei bianconeri, la fame di vittorie, l’adrenalina della sera prima, gioire o soffrire a fine match. Sono emozioni che solo lo sport e il rugby più di altri, sanno dare: la notizia, non a caso, è stata accolta da un timido applauso, una soddisfazione contenuta e lo possiamo capire. Ma oggi, ripensandoci, tutto il club deve esultare pensando alle fatiche che hanno reso questa promozione quasi una cosa scontata, ma non lo è, e qui sta il significato di un’impresa, da fuori è sembrato tutto facile. Lo sliding doors di questo traguardo raggiunto dal club ticinese si colloca in un preciso momento. Era il 7 novembre 2021, ultima sconfitta in campionato di Lugano, in quel di Monthey, la squadra vallese, in questa stagione, retrocede in LNC e Lugano sale in LNA e non è un caso. Lugano ha saputo rialzarsi non da una sconfitta, ma da un brutto momento del Club, si è lavorato sulla convinzione di essere i più forti, si sono lasciati andare, senza problemi, alcuni giocatori, ne sono arrivati altri. Si è lavorato sulla leadership e ora, con pazienza ,si raccolgono i risultati di un campionato che nei numeri dice tutto: 627 punti segnati solo 281 quelli della seconda classificata; 21 punti in classifica il divario tra Lugano e Basilea, seconda della classe, a fine torneo. La seconda squadra di Lugano, che ha affrontato il campionato di LND dove troviamo anche la vicina Bellinzona, è arrivata prima tra le seconde squadre, 4 su 7, iscritte al girone Est. I numeri dicono di un club che sta bene, basta vedere i giovani rugbisti crescere ed essere protagonisti in tutti i tornei. Federica Pellegrini la duocentista più forte nella storia del nuoto, a chi gli chiedeva a chi volesse dedicare le sue vittorie, soprattutto le più difficili, quelle che venivano da tempi duri, rispondeva “a me stessa”, un atteggiamento che a molti risultava antipatico e poco umile. Ma chi sa leggere dietro le righe dello sport, chi sa che l’umiltà non è una parola da sbandierare, ma un modo di essere molto interiore, chi conosce il proprio valore e la fatica di raggiungere l’obiettivo prefissato, sa, che dedicarsi una vittoria è un atto d’amore verso il proprio sport e la propria gente e perché no, anche per se stessi. Cari rugbisti di Lugano, è tempo che dedichiate la vittoria a voi stessi, perché ve la siete meritata e da domani, ci sarà un’altra meta da raggiungere. Complimenti a chi ha saputo rendere un’impresa una cosa normale: Agustoni, Alomia, Anesi, Audollent, Azzolini(9-10-15), Azzolini(8), Blanc, Braga, Buratti, Cattini, Cocca, Cocchiarella, Comandini, Di Gioia, Di Giorgio, Di Rosa, Dobeson, Faivre, Gaggioni, Galli, Ganesh, Gianella, Gianini, Iandiorio, Kleiner, Legras, Leonardi, Marks, Mazzi, Minisini, Nicod, Ottoboni,Paruscio, Pellegrini, Pomponio, Pisciotta, Sabatino, Santarelli, Smith, Scarfò, Schuemperli, Serventi, Steiner, Veluppillai, Vettorel, Zuger.

  • IMBATTIBILI!!!

    RUGBY: Imbattibili!!! Finisce il campionato LNB, in attesa della finale che potrà sancire la promozione nella massima lega elvetica. In visita ad Albaladejo, i bianconeri, reduci dall’importante vittoria di Winterthur, si presentano decimati da infortuni e assenze. Ma la situazione non ferma la compagine ticinese, che in 20 minuti segna tre mete. Il gioco ordinato e organizzato , richiesto da coach Borghetti, e la poderosa spinta in mischia, che ancora una volta prova di essere la migliore del campionato, portano i loro frutti. La squadra bianconera si fa poi gelare dalla meta del mediano di mischia avversario, che, lesto, elude la difesa per segnare sotto i pali. Il contraccolpo si fa sentire, perdendo quell’organizzazione che aveva distinto il gioco della prima parte del match. La decisione del capitano Serventi di andare a piazzare due punizioni, prima della fine del primo tempo, nonostante i tre calci di trasformazione sbagliati in precedenza, prova la grande maturità della squadra. Finisce così il primo tempo 26 a 5 per Lugano. Il secondo tempo, finito senza che Lugano è contraddistinto dal gioco provocatorio e disordinato che la squadra di Losanna presenta, e dai continui errori della squadra luganese, ormai stanca da questo lungo campionato. La partita termina 26 a 19 per Lugano. Sugli scudi troviamo Alessandro Santarelli, che guidando in prima linea la mischia luganese, è autore di una grande prestazione. Per il secondo anno di fila, Lugano termina la stagione di campionato vittorioso, nemmeno una sconfitta sul tabellino. È diventato uno scalpo ricercato quello di questa squadra, e ne è testimonianza la grande determinazione mostrata dagli avversari nelle ultime partite. Partita dopo partita, macinando centinaia di chilometri in trasferta, Lugano batte ogni avversario. Ora una meritata settimana di pausa da allenamenti, e testa alla finale con il Basilea, il 10 giungo a Yverdon. Formazione: 15 Steiner, 14 Serventi, 13 Legras, 12 Fiala, 11 Leonardi (Ottoboni), 10 Azzolini (Minisini), 9 Comandini (Schuemperli), 8 Agustoni (Veluppillai), 7 Blanc, 6 Mazzi, 5 Gianini, 4 Vettorel, 3 Santarelli, 2 Scarfò (Cocca), 1 Paruscio Marcatori: Mete: Paruscio, Comandini, Legras, Steiner Calci piazzati: 2 Legras

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